L'ex candidato sindaco di Fratelli d'Italia "Sì al cambiamento senza accordi clientelari" | Secondi rsiponde a Bassini "Attacchi e offese non ci interessano", la concorrente " Noi andiamo tra la gente senza spot da tv commerciale"
All’indomani del post di Busatti (Fd’I), che ha chiaramente annunciato la sua preferenza per Luciana Bassini, anche il candidato sindaco Andrea Lignani Marchesani è uscito allo scoperto, dando sicuramente un messaggio chiaro in vista dell’imminente ballottaggio.
Lignani si espone “Mai col Pd”
“Sono state giornate di sofferti scambi di opinione con tutte le persone che hanno scelto di sostenermi: – ha detto Lignani – una linea è sicuramente unanime, mai con il Pd e basta con chi ha fatto precipitare la città nel declino degli ultimi decenni. E’ evidente che uno scossone va dato e non ci si può trincerare dietro pregiudiziali ideologiche del secolo scorso. E non può esserci ignavia, menefreghismo o egoismo. L’appoggio di tanti di noi, me per primo, va al cambiamento senza se e senza ma”.
Lignani ha infine sottolineato come “non ci sia alcun accordo di natura politica né tantomeno clientelare” come insinuato ieri dopo il post di Busatti. “Questo si deve fare e basta. Chi chiede contropartite non ha capito niente ed esprime rigurgiti di vecchia politica. L’amore per la Città si esprime così e non si compra per un piatto di lenticchie. Tutti al voto per il cambiamento”.
Secondi a Bassini “Attacchi e offese non ci interessano”
Luca Secondi – che questa mattina ha ricevuto la visita di Enrico Letta – ha invece risposto alla Bassini, dopo le dichiarazioni di ieri (11 ottobre), in cui la candidata ha messo in dubbio la “discontinuità” e le “nuove energie” predicate dal concorrente, “visti gli 8 consiglieri comunali, un ex sindaco e 4 ex assessori nelle loro liste”.
“La civica aspirante sindaca, – ha dichiarato Secondi – con le sue parole ha dimostrato continuità rispetto al vecchio modo di intendere e fare politica, cioè attaccare gli avversari per nascondere le proprie debolezze. E’ vero che il cambiamento non è legato all’età anagrafica ma è altrettanto vero che è legato a idee e azione politica, quella fatta di concretezza e non di retorica qualunquista e compulsiva”.
“Il cambiamento – ha aggiunto – è legato a tessuti sociali in difficoltà a cui non bastano false promesse ma soluzioni. Queste sono le nostre linee guida, le offese non ci interessano, pregiudizi o veleni ancor meno. Lavoriamo per costruire una comunità protagonista della propria città, realizzare progetti per dare al territorio un respiro anche internazionale e promuovere una visione globale declinata nel locale con uno sguardo al futuro. L’età anagrafica, ribadisco, certamente non c’entra; una progettualità che abbia tenuta e durata, invece sì. Perché come ci insegna la storia è la durata a dar forma alle cose”.
Bassini “A noi non servono spot tv ma confronti con la gente”
Sul fronte opposto Luciana Bassini affila le armi soprattutto in riferimento al recente video promozionale del concorrente online sui social: “Il periodo elettorale è tipicamente un’occasione di proclami e avrei imbarazzo a fare spot da tv commerciale; credo invece che i cittadini sappiano scegliere sulla base delle esigenze che già sentivano prima dei molti ammiccamenti dell’ultim’ora. Certo la comunicazione virtuale è importante ma crediamo che lo sia ancora di più mantenere equilibrio e concentrazione sui temi concreti, a partire dai confronti diretti con la gente”.
La candidata del “centrosinistra degli scontenti” afferma di essere concentrata in un dialogo con le forze cittadine, già partito mesi fa: “Il nostro modello non sarà più quello legato alle lobby di partito che a Città di Castello hanno dimostrato di essere arroccate su loro stesse, e che solo oggi hanno bisogno di promettere presidenze o incarichi a qualche esponente donna della società civile. Se vinceremo il ballottaggio, con noi la società civile sarà già naturalmente dentro il governo di questa città”.
“Sono già in corso tavoli di elaborazione di contenuti sociali con diversi rappresentanti di forze civiche, culturali e sociali, su idee di sostenibilità, snellimento burocratico, partecipazione a bandi e progetti di rilancio post-Covid. – ha aggiunto – Con un distinguo centrale, ovvero l’educazione e la pedagogia applicata a nuove relazioni con i mondi di scuola e sociale. Questo è il futuro che conta e quello che vogliamo comunicare concretamente, per strada e non solo online, senza essere “fenomeni” ma rappresentanti di un incarico ormai importantissimo e pieno di responsabilità”.