Il nuovo tecnico del Perugia vuole motiva subito l'ambiente e soprattutto i suoi calciatori LA GALLERY
Sono le 16.45 quando Silvio Baldini, un attimo dopo i suoi nuovi calciatori con cui si è fermato a parlare negli spogliatoi, dopo la foto di presentazione col ds Giannitti, esce dai cancelli del Curi per andare a dirigere il primo allenamento al centro sportivo Paolo Rossi. Parla con Samuel Di Carmine. Con lui ci sono gli uomini dello staff tecnico che ha portato con sé a Perugia: il vice allenatore Stefano Cuoghi, il match analyst Mattia Baldini e il collaboratore Matteo Valeri. E il preparatore dei portieri Cristiano Lupatelli, l’unico rimasto della precedente gestione tecnica di Fabrizio Castori. Il presidente Santopadre è invece uscito insieme ai giocatori.
Attorniamo da giornalisti e fotografi, Silvio Baldini lascia alla conferenza stampa di mercoledì mattina le risposte sulle domande tecniche. Si ferma invece più volte a parlare con i tifosi.
A uno di loro, biancorosso di lungo corso, spiega con il suo dialetto toscano il motivo per cui è venuto a Perugia: “… o ondiamo in Serie A… Però almeno ci abbiam provato”. Sorrisi dei tifosi intorno a questa battuta del nuovo allenatore del Perugia. Che poi, tanto battuta non è, se è vero che qualche ora prima ha parlato di Serie A, a muso duro, a qualche calciatore trovato demoralizzato.
“Dobbiamo trasferirlo a loro” ribadisce Baldini, riferendosi alla spinta che l’ambiente deve dare ai Grifoni.
E l’ambiente sembra aver accolto fiducioso l’arrivo dell’ex tecnico del Palermo. Toscano schietto e verace. Tutti sono convinti che a Perugia, comunque, se ne vedranno delle belle…
