Un altro importante passo nel rispetto dell'ambiente e dell' innovazione realizzato dalla Centro Ambiente SpA, .Collaudato in questi giorni e già a regime un sistema di separazione dell'alluminio dagli altri rifiuti conferiti presso l'impianto di selezione e trattamento rifiuti urbani di Casone. Il progetto è stato elaborato e realizzato dalla Centro Ambiente Spa, società controllata da Vus, gestore dell'impianto di Casone dove confluiscono i rifiuti urbani prodotti nell'ATI (Ambito Territoriale Integrato) 3 dell' Umbria; la Regione Umbria in quota parte ha finanziato tale iniziativa allo scopo comune di recuperare e valorizzare questa importante frazione metallica.L'alluminio oggi è presente in molti oggetti di uso quotidiano, dai beni di consumo durevoli (per es. la moka del caffè), agli imballaggi (es. lattine contenenti bevande dove è stampata la sigla “alu” all'interno di un simbolo circolare o “AL”, per fabbricare scatolette e coperchi flessibili di vari prodotti alimentari e pet-food), pellicole per alimenti (cosiddetta carta stagnola), elottrodomestici ecc.. come per in manufatti di uso industriale, macchinari e attrezzature, nel campo delle costruzioni, trasporti e motori.I metalli presenti nei rifiuti urbani si distinguono in metalli ferrosi (es. scatolette metalliche degli alimenti) e metalli non ferrosi (in particolare alluminio). La maggior parte dei metalli ferrosi presenti nei rifiuti trattati vengono già rimossi presso l'impianto di Casone con separatori magnetici, ed il progetto attuato ha incrementato ulteriormente l'efficienza di estrazione. L'alluminio rappresenta una frazione percentualmente poco significativa (circa lo 0,5-2% in peso dei rifiuti prodotti) ma ha tre elementi che la contraddistinguono in termini di valore economico e ambientale a confronto con gli altri materiali recuperabili : ha la maggior riduzione dei consumi energetici attraverso il riciclo (meno 180.000 MJ (megaJoule)/ton prodotto, per fare un confronto la carta e la plastica sono rispettivamente intorno ai 20.000 e 40.000 MJ / ton recuperata). Basti pensare che una lattina per bevande di 13-16 grammi di peso se interamente realizzata in materiale vergine dal minerale di origine, la bauxite, necessita di 3.530 kJ/lattina di energia primaria contro gli 81 kJ/lattina se realizzata con alluminio recuperato, un risparmio del 98% di consumi energetici; ha la più elevata riduzione di emissioni climalteranti attraverso il riciclo (meno 12.000 kgCO2eq / ton riciclata, per fare un confronto la carta e la plastica sono intorno ai 1000-2000 kg di CO2eq / ton recuperata); è il materiale con il maggior valore economico tra tutti i rifiuti urbani sottoposti a recupero anche in questo periodo di crisi dei mercati delle materie prime secondarie. Il principio di estrazione dell'alluminio impiegato nell'impianto di Casone si basa sulla “corrente di Foucault o corrente parassita” (Eddy Current). Tale corrente viene generata dall'impiego di un rotore magnetico con polarità alternata che ruota velocemente (1.500-3.000 giri minuto) all'interno di un rullo non metallico, che trascina un nastro trasportatore. Quando il materiale composto da alluminio si trova a passare sul rullo l'alternanza del campo magnetico genera una “corrente parassita” sull'oggetto che spinge questi materiali fuori dal flusso principale, raccogliendoli separatamente. L'alluminio recuperato viene quindi avviato agli impianti di trasformazione che realizzerannuo nuovi manufatti in questo materiale con notevoli vantaggi energetici ed ambientali.
AVVIATA ALLA CENTRO-AMBIENTE (GRUPPO VUS) LA NUOVA LINEA DI RECUPERO ALLUMINIO
Mar, 14/07/2009 - 15:28