Come sempre quando si tratta di costruire, di asfaltare e di cambiare l’uso di una zona, arrivano le polemiche. Proteste dei movimenti ambientalisti o di che semplicemente teme che il cambiamento possa compromettere un equilibrio ambientale già precario. Ecco allora che la realizzazione di un impianto per sport motoristici a Terni divide. Per alcuni rappresenta una possibilità di sviluppo e di rilancio per altri un altro eco-problema. Ai primi mugugni ha immediatamente risposto il promotore dell’iniziativa, il consigliere comunale di FdI Marco Cecconi: “Alle associazioni ambientaliste che hanno ingaggiato la loro guerra punica nientemeno che contro una struttura per sport motoristici che potrebbe persino rappresentare un’occasione di promozione turistica e rilancio economico per il nostro territorio, vorremmo indirizzare alcune precisazioni, dato che rischiano di fare un po’ troppa confusione e di restare vittime di qualche grossolano equivoco. Se il Comune di Terni o Narni – scrive Cecconi in una nota – dispongono di risorse proprie da destinare alla realizzazione di nuove piste ciclabili, ovviamente ben venga. Se, anzi, le associazioni ambientaliste sono nelle condizioni (attraverso progetti speciali, ricerca fondi e cose simili) di supportare le Amministrazioni nella ricerca di finanziamenti pubblici da investire a questo scopo, alleluia”. “Il punto – prosegue – è che, però, all’opposto, l’impianto per sport motoristici del quale si discute non sarà mai realizzato con fondi pubblici. Se l’impianto si farà sarà solo ed esclusivamente grazie a risorse investite da imprenditori privati. Le due cose, dunque, non sono affatto alternative”.
Cecconi ricorda anche come per la realizzazione della struttura occorrerà sottoporre il progetto a tutte le valutazioni e le autorizzazioni preventive eventualmente necessarie, a cominciare da quelle legate all’impatto ambientale.”E non –prosegue – perché lo chiedono le associazioni in questione, ma semplicemente perché lo prescrivono la legge e/o i regolamenti comunali. Si farà, insomma, quello che le norme di vario genere e natura consentiranno di fare. E nel modo in cui le norme lo prevedono. Le associazioni se ne facciano una ragione”.
Tra le polemiche che hanno investito il futuro autordromo ternano anche quelle relative a un presunto conflitto di interessi tra l’attività del promotore dell’iniziativa – una concessionaria – e la realizzazione del progetto: “Da piccolo – dice Cecconi – ho studiato per qualche anno pianoforte al Briccialdi: da consigliere comunale mi posso occupare oppure no (come ho fatto per primo e da solo) della pessima gestione del denaro pubblico che ha viziato i rapporti tra Palazzo Spada e l’Istituto musicale? Mio padre ha lavorato una vita alle Acciaierie, anche con ruoli apicali: da consigliere comunale sono autorizzato a denunciare le inadempienze della politica che rischiano di affossare l’Ast? Davvero qualcuno pensa che – prima di andare a disputare una gara sul circuito ternano che ho proposto – i piloti dovranno venire a comprare una moto nel mio negozio? Siccome è fantascienza, io proprio non ci avevo pensato: ma, semmai dovesse essere, saprò fare le mie scelte. Con buona pace degli ambientalisti ternani”.
Autodromo di Terni, Cecconi risponde alle polemiche degli ambientalisti
Il consigliere comunale invita a non perdere questa occasione e assicura che tutto sarà a norma
Mar, 15/12/2015 - 09:55