La Polizia Stradale ha pizzicato il conducente con un documento di guida non valido, gli agenti hanno poi salvato il viaggio di istruzione (partito in ritardo) richiedendo un altro autista "in regola"
Singolare episodio a Sansepolcro, poco prima della partenza di una gita scolastica, dove l’entusiasmo dei piccoli studenti delle elementari, diretti verso una località del Nord Italia è stato subito “spento” da un controllo della Polizia Stradale all’autobus.
Durante la verifica delle forze dell’ordine è infatti emerso come l’autista avesse la patente di guida scaduta. Di conseguenza non poteva assolutamente mettersi al volante, senza che un medico abilitato ne avesse certificato prima l’idoneità.
Prima di rovinare del tutto la giornata i ragazzi, disperati al solo pensiero di rinunciare alla tanto attesa gita, gli agenti hanno contattato immediatamente il titolare dell’agenzia proprietaria dell’autobus il quale, dispiaciuto e imbarazzato anch’esso per l’accaduto, ha subito inviato sul posto un altro autista, stavolta con le carte in regola e pronto a partire.
Studenti e professori hanno così ringraziato i poliziotti perché, anche se in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia, sono potuti partire comunque e, soprattutto, “in sicurezza”. Va ricordato che la Polizia Stradale di Stato, grazie ad uno specifico protocollo sottoscritto del 2016 con il MIM, ha il compito di controllare, alla partenza, all’arrivo o durante il viaggio, i mezzi utilizzati per le gite scolastiche.