Aumentano per legge compensi di sindaco e assessori, ma c'è chi percepisce un quarto - Tuttoggi.info

Aumentano per legge compensi di sindaco e assessori, ma c’è chi percepisce un quarto

Sara Fratepietro

Aumentano per legge compensi di sindaco e assessori, ma c’è chi percepisce un quarto

Ven, 18/03/2022 - 10:47

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Indennità lorde e dimezzate se si è lavoratori dipendenti: c'è chi percepirà un quarto della cifra. Gli importi

Cambiano per legge i compensi degli amministratori comunali. Ed anche a Spoleto sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale percepiranno un compenso più alto.

La legge di bilancio 2022, infatti, prevede che a decorrere dal 2024 il compenso degli amministratori comunali sia parametrato a quello del presidente della Regione Umbria. In particolare al primo cittadino di Spoleto spetterà, a regime, una indennità pari al 35% dell’indennità del presidente della Regione. Aumenti che sono previsti in modo graduale negli anni 2022 e 2023, con la Giunta comunale guidata da Andrea Sisti che ha deciso di “applicare solo l’importo minimo” in questi due anni.

Compensi più alti da qui al 2024 per sindaco e assessori

Si parla cioè di un aumento del 45% nel 2022 e del 68% nel 2023. Fino ad arrivare alla nuova cifra fissata dalla legge nel 2024. A stabilire gli importi è una determinazione dirigenziale del 22 febbraio pubblicata soltanto un paio di giorni fa all’albo pretorio del Comune di Spoleto.

Indennità lorde, c’è chi percepirà un quarto della cifra

I compensi, vale la pena ricordare, sono lordi (e dunque al netto delle imposte possono essere anche la metà) e devono fare i conti con le attività professionali svolte da sindaco e assessori (e presidente del Consiglio). Cambia tutto, ad esempio, se un amministratore è lavoratore dipendente oppure lavoratore autonomo, pensionato, studente o disoccupato. Nel primo caso, a meno che non decida di mettersi in aspettativa, l’indennità prevista è dimezzata. Insomma, rispetto al compenso lordo può percepire circa un quarto. Che tradotto in “soldoni” vuol dire che un assessore lavoratore dipendente o il presidente del Consiglio percepiranno una cifra che si attesta tra i 400 e i 500 euro netti mensili.

E, infatti, mentre sui social network già si infiamma il dibattito, l’assessore Luigina Renzi (che è insegnante, dunque lavoratrice dipendente) ha voluto raccontare la sua esperienza: “Nel mio caso, nella prima busta paga sono arrivati 399 euro/mese e nella seconda 439/mese. Se pensate che uno diventi assessore per i soldi, si sbaglia di grosso. Provare per credere“.

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