Dopo tanti, troppi silenzi, una parte della politica locale si muove in difesa del palazzo di Giustizia di Spoleto dopo il farneticante ‘attacco’ di alcuni dei presenti fra il pubblico della conferenza stampa indetta una decina di giorni fa da Giovannino Antonini dopo la raffica di avvisi di conclusione indagini per l’inchiesta che ha travolto l’ex governance e parte del management di Banca Popolare Spoleto e della controllante Scs. A scendere in difesa degli uffici della procura, ma anche degli organi inquirenti e della stampa che da tempo tiene gli occhi aperti su piazza Pianciani sono i consiglieri della lista civica Rinnovamento (Loretoni, Cardarelli, Monini e Cappelletti) e il collega del Gruppo Misto Gianmarco Profili. I quali annunciando una nuova mozione al Consiglio comunale – che sulle vicende giudiziarie dell’istituto bancario ha sempre tenuto un certo ‘disimpegno’ – chiamano la città a fare quadrato intorno al palazzo di Giustizia.
Ecco il testo del comunicato stampa diramato questo pomeriggio: “Le vicende che in questi ultimi giorni sono venute alla ribalta nelle pagine dei quotidiani locali e che testimoniano la pericolosa deriva alla quale è abbandonata la nostra città, ci spingono a prendere una posizione netta riguardo alcune gravi affermazioni che non possono trovare quale unica risposta il silenzio e la rassegnazione. Interveniamo poiché quella che rischia di venire massacrata dall’evolversi di queste tristi vicende è l’immagine della nostra città, storicamente legata a principi di assoluto rispetto della legalità, valore ben distante da quelli che pare abbiano ispirato i comportamenti delle nostre istituzioni più importanti. Prima abbiamo dovuto assistere ad un pesante attacco alla magistratura inquirente in una “conferenza stampa” tenutasi pochi giorni fa presso la sala conferenze dell’hotel Albornoz, durante la quale sono state poste come uniche giustificazioni a quelle che vengono rappresentate dagli inquirenti come gravi condotte di irregolarità, sgradevoli ed ingiustificabili considerazioni nei riguardi della Procura della Repubblica di Spoleto.
A distanza di pochi giorni, durante una seduta del Consiglio Comunale, abbiamo avuto la conferma che i bilanci del nostro Comune sarebbero stati truccati per anni, come se ciò fosse una prassi assolutamente normale, dettata semplicemente dalle difficoltà riscontrate nel far quadrare i conti. Ma cosa sta succedendo a Spoleto? Abbiamo forse perso ogni riferimento morale ed etico che possa orientare i nostri comportamenti? Spoleto è una realtà i cui cittadini hanno dovuto da sempre conquistare il proprio futuro ed il benessere delle proprie famiglie con l’operosità, con la tenacia e con la dignità che sono le caratteristiche peculiari della nostra gente. Le scorciatoie, i sotterfugi, gli accordi trasversali che hanno purtroppo condizionato la vita della città negli ultimi anni, e che ora stanno determinando un futuro lontano da Spoleto per la generazione dei nostri giovani, devono essere combattuti con determinazione, senza tentennamenti, senza gli squallidi calcoli di convenienza personale che troppo spesso hanno condizionato i comportamenti anche della nostra classe politica.
Questo è il momento di ritrovare il gusto della legalità, il piacere dell’impegno verso la comunità ed il coraggio di denunciare i comportamenti che hanno permesso ai pochi di arricchirsi e che stanno costringendo i più a soffrire per andare avanti. Sentire storie di truffe alla banca (che ricordano troppo da vicino le ben note anomalie sul bilancio comunale), che sarebbero state perpetrate con la complicità di chi, al contrario, avrebbe dovuto difenderla, deve indurre tutti noi ad una profonda riflessione sui reali intenti di chi ha creato il proprio potere sui bisogni dei nostri giovani e sulle preoccupazioni delle nostre famiglie. Dover ascoltare attacchi di qualche indagato contro gli organi di informazione , “rei” nei fatti solo di riportare fedelmente le cronache giudiziarie, è davvero troppo per una cittadinanza da sempre attenta alle regole della convivenza civile e della democrazia partecipata.
La comunità spoletina deve unirsi intorno alla sua istituzione giudiziaria, deve fare quadrato intorno a chi ha da sempre lavorato per tenere lontano dalla nostra realtà fenomeni come quelli legati al malaffare, che tanto, di contro, ricordano i metodi usati da certi personaggi per poter continuare a perseguire i loro squallidi interessi personali. Proponiamo quindi a quanti si riconoscono e condividono i nostri stessi valori, di manifestare pubblicamente il rispetto per i nostri operatori della giustizia e l’apprezzamento per il loro operato.
I Consiglieri Comunali: Angelo Loretoni, Fabrizio Cardarelli, Zefferino Monini, Antonio Cappelletti, Gianmarco Profili”.