“Le discariche Ast di Pentima-Valle potrebbero essere ampliate”. È quanto rende noto il consigliere regionale del M5S Andrea Liberati che, dopo la visita ispettiva negli stabilimenti di viale Brin, torna sulla questione ambiente. Secondo quanto riferito dal consigliere pentastellato, sarebbe stato il direttore dello stabilimento, l’ing. Massimo Calderini, a sostenere che, entro 7 anni, cioè il tempo stimato per il raggiungimento della capacità di accogliere scorie delle attuali discariche, potrebbe essere richiesto di alzare e ampliare le aree destinate agli scarti delle lavorazioni siderurgiche.
“In pratica, come se non bastassero le decine di milioni di tonnellate di scorie e altro materiale sversati da oltre un secolo – tuona Liberati – come se non bastassero colline artificiali di rifiuti già alte quasi cento metri, si proseguirà invariabilmente, nonostante il cromo esavalente nelle falde e tutto il resto, nonostante le promesse di recupero scorie, progetto in ritardo di sette anni sulle prescrizioni AIA, piano che nessuno ha ancora concretamente visto e che comunque riguarderà solo una frazione delle scorie prodotte.
La città di Terni – seguita Liberati – verrà così trasformata in una megadiscarica a servizio della Thyssen, ancor più di oggi. Stiamo precipitando nell’abisso di scelte industriali allucinanti di cui la Regione è pienamente responsabile per le competenze esclusive su AIA e VIA.
Con le parole di Calderini vengono spazzati via anni di boiate sull’impossibile trasformazione delle discariche in un parco pubblico, cui peraltro nessun cittadino ragionevole sarebbe andato, vista la condizione ambientale complessiva dell’area.
La città pertanto – conclude il consigliere – resta e resterà totalmente alla mercé della Multinazionale tedesca. Sarebbe bene che la politica smetta di tacere dinanzi a un nuovo disastro ambientale annunciato”.