Si è tenuta presso l’Hotel Garden l’assemblea organizzata dalla Fiom ed Rsu Ast. Ospite d’onore il leader Fiom Maurizio Landini, che insieme ad i rappresentanti sindacali ha trattato le questioni riguardanti la vertenza, sullo stato attuale, in funzione di ciò che è stato ottenuto grazie alla mobilitazione: la durata di quattro anni del contratto, il milione di tonnellate di ufficio come base di partenza, gli accordi relativi agli investimenti da operare da parte dell’azienda, 265 milioni di euro rispetto ai 110 milioni inizialmente prospettati.
Altre le questioni, invece, dove ancora si discute: la clausola di salvaguardia per i lavoratori di ditte terze, di fondamentale importanza secondo le Rsu, e l’eliminazione della clausola di licenziamento, definita insostenibile. Sugli investimenti la richiesta di inserire gli ultimi 30 milioni di euro per la realizzazione di mezzi produttivi per arrivare a 700 mila tonnellate di produzione di impianto. Sulla politica commerciale si richiede un atteggiamento aggressivo per recuperare gli spazi persi, ed infine sul contratto integrativo si pensa che ci siano degli istituti incomprimibili come maggiorazioni notturne, presenze domenicali e premio di produzione che non possono essere messi in discussione.
Questi saranno gli aspetti da cui si ripartirà nella riunione al Mise di Roma mercoledi -alle 13-, e si vedrà se ci saranno le condizioni per chiudere l’accordo o prosueguire con le mobilitazioni. Nel frattempo è stata annunciata la rimodulazione (non smobilitazione) dei presidi; una diversa disposizione di sciopero per controllare la trattativa e fare in modo che l’impegno pesante dei lavoratori ast negli scioperi possa essere gestito in modo intelligente, per evitare che insieme al danno ci sia la beffa. Lo sciopero riprenderà poi mercoledi con alcune articolazioni di presenza in fabbrica dei lavoratori. Nel caso in cui dal Mise non arriveranno novità rilevanti, allora riprenderà la mobilitazione.
Maurizio Landini: “Oggi grazie alle lotte dei lavoratori siamo di fronte a dei miglioramenti rispetto all’8 ottobre, prima fase dove la mediazione del Governo è stata inutile, e questo è importante perché l’azienda ha detto cose che allora non aveva detto. Rimangono ancora problemi aperti, io mi auguro che il Governo non si sia fermato all’8 ottobre, ma che svolga il suo ruolo in modo tale da ottenere ulteriori avanzamenti nella ricerca di un intesa. I bilanci li faremo alla fine ma ritengo che oggi sia importante che vengano fatti ulteriori progressi”.
Il Segretario nazionale Fiom riconosce che qualcosa di buono il Governo lo sta attuando: “Riconosco che il Governo ha fatto delle cose a cui va dato atto e che possono aiutare la trattativa: sono la ricerca della formula per ridurre il costo dell’energia, ed indubbiamente, in questa fase, la riduzione dell’Irap come provvedimento è un elemento che può servire per tutelare il salario. Anche la Regione si è resa disponibile a favorire investimenti, e l’invito che faccio sia al Governo, che alla Regione stessa, è di continuare su questa strada e non come fatto fino ad ottobre”.
Riguardo lo sciopero Landini è chiaro: “Nessuno ha detto che si sospende lo sciopero, ci sarà una rimodulazione dello sciopero con delle squadre che lo faranno in modo diverso. Gli scioperi finiranno quando ci sarà l’accordo”.