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Ast partecipa al “Trust in Business” dell’Ocse

Redazione

Ast partecipa al “Trust in Business” dell’Ocse

Il forum riunisce i leader del settore privato, delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile
Mer, 02/10/2019 - 13:25

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Rafforzare il ruolo delle imprese come motore chiave per una crescita economica sostenibile e trovare soluzioni che aumentino la fiducia nel mondo del business. Sono questi gli obiettivi dell’iniziativa organizzata dall’Ocse “Trust in Business”, in corso presso la sua sede di Parigi. Il forum riunisce i leader del settore privato, delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile per discutere di miglioramento nella lotta alla corruzione e di buone pratiche nella condotta commerciale all’interno dell’ecosistema aziendale.

Anche AST è presente al workshop, con la partecipazione dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli e della Direzione Governance di AST. “Le aziende devono essere consapevoli del ruolo che svolgono nella società e valutare le proprie azioni non solo sulla base di obiettivi economico-finanziari, ma anche dell’impatto sociale e ambientale”, ha detto Burelli durante la tavola rotonda “Due Diligence for a responsible Energy sector”.

Al centro del dibattito, le crescenti aspettative che opinione pubblica e governi hanno nei confronti del settore energetico, perché adottati misure proattive per arginare i rischi di impatti negativi sull’ambiente, sui diritti dei lavoratori e sulla corruzione. “Crediamo – ha aggiunto l’AD di AST – che un approccio olistico sia fondamentale per affrontare i crescenti rischi ambientali. Solamente una solida collaborazione tra governi, consumatori industriali ad alta intensità energetica e produttori può essere la chiave”. AST è tra i cosiddetti “energivori”, ovvero le aziende che consumano molta energia. Proprio per questo l’azienda ha un dipartimento dedicato alla materia, utilizza gas naturale al posto di altre fonti con impatti negativi sull’ambiente (come carbonio e diesel), investe in nuove tecnologie a supporto dell’economia circolare (ne è un esempio il progetto di recupero delle scorie) e di una maggiore efficienza dei consumi (come il progetto del generatore di vapore a recupero di calore).

Dopo 130 anni nel settore, AST ha pubblicato il primo report di sostenibilità ed è pronta ad ottenere la certificazione ISO 50001 (Energy Management System).

Insieme all’impegno verso la sostenibilità, è attraverso integrità ed elevati standard etici che un’azienda può ottenere la fiducia di tutti gli stakeholder: è questa la ricetta di Acciai Speciali Terni esposta a Parigi da Burelli. Un impegno che AST ha già tradotto in azione con i Legality Days, una serie di eventi aperti alla comunità e ai partner commerciali sui temi della legalità e attraverso la firma del “memorandum sulla legalità” con le autorità locali per migliorare la responsabilità della gestione degli argomenti relativi alle politiche anti corruzione. “Abbiamo rilasciato e distribuito gratuitamente a tutte le aziende umbre – ha ricordato Burelli – uno Starter Kit con soluzioni di governance e conformità di base, per aiutarle a sviluppare una solida cultura interna di legalità e controllo”. AST inoltre fa parte del BIAC (l’associazione che rappresenta l’industria all’interno dell’OCSE) e collabora con Transparency International Italia.

La tecnologia ha rivoluzionato l’industria, permettendo ormai a chiunque di accedere alle informazioni riguardanti un’azienda e aumentando di conseguenza le richieste di buona condotta negli affari.

“Per questo – ha concluso Burelli – la gestione dei rischi reputazionali è diventata sempre più importante nella vita aziendale e i governi dovrebbero offrire incentivi specifici per le imprese che utilizzano tecnologie abilitanti nei sistemi di monitoraggio”.

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