Si rinnova ad Assisi la solennità del Perdono, due giorni di fede nel segno dell’amore di Cristo. In migliaia hanno visitato la Porziuncola, nel segno della devozione per San Francesco che, dopo aver chiesto e ottenuto la remissione di ogni peccato a Onorio III, il 2 agosto 1216, assieme a sette Vescovi dell’Umbria, annunciò al popolo convenuto alla Porziuncola: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.
Proprio Michael Perry, ministro generale dell’ordine dei frati minori, ha ricordato come in attesa del Paradiso vero e proprio esso si possa già parzialmente vivere sulla terra: “Grazie al Perdono tutti possono cominciare ora a gustare e vedere la bontà del Regno di Dio; tutti potrebbero avere un’esperienza di paradiso non solo nell’aldilà ma anche qui e ora”, uno dei passaggi della sua omelia del primo agosto, al termine della quale si è ufficialmente aperta la due giorni di Festa con la solenne processione del Perdono. Spalancate le porte della Basilica e della Porziuncola, anche le altre chiese parrocchiali e francescane possono, per due giorni, concedere l’indulgenza.
Accanto a Perry, sull’altare, oltre ai tanti frati sacerdoti e laici e preti venuti da ogni dove, il M. R. P. Claudio Durighetto, Ministro Provinciale della provincia dei frati minori dell’Umbria e P. Giuseppe Renda, custode del Protoconvento della Porziuncola. Presenti tra il pubblico un grande numero di fedeli, religiosi e laici, dal sindaco di Assisi, Stefania Proietti con alcune autorità civili e militari e dall’Ordine Francescano Secolare. La solenne celebrazione del 2 agosto è stata invece presieduta dal vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, che il giorno prima aveva presieduto anche i vespri solenni e partecipato alla veglia di preghiera con la processione aux flambeaux. “La minuscola chiesa della Porziuncola fu il luogo più caro a Francesco e rimane il cuore battente per tutti i suoi figli ed è diventato per tutta la chiesa una fontana di acqua viva, che diffonde misericordia e perdono”, uno dei passaggi dell’omelia del presule assisano. “Il ‘richiamo’ del peccato – ha aggiunto il vescovo – ci rende difficile in sintonia con Gesù, di qui l’esigenza di una purificazione piena, da fare in questa vita e dopo la vita (questo il senso del purgatorio) se vogliamo che i nostri cuori siano pronti all’incontro con Dio. Come realizzare questa purificazione? Sulla terra non ce la faremmo senza la grazia; è grazia il perdono dei peccati, è grazia sovrabbondante l’indulgenza che il Signore ci offre per la purificazione del nostro cuore. Nel vangelo Gesù ci assicura che saremo esauditi se preghiamo con fede e amore: Dio vuole l’armonia dei suoi figli e si lascia commuovere dalla nostra armonia: siate nella vita di ogni giorno testimoni di fraternità a costruttori di pace”.
Nel pomeriggio del 2 agosto, anche l’arrivo dei giovani della XXXIX Marcia Francescana. Provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcune nazioni estere, varcano la porta della Porziuncola dopo aver camminato, per oltre una settimana, guidati dal tema “Al posto tuo”.
