E’ stato un vero e proprio “pienone” delle grandi occasioni l’evento inaugurale dell’edizione 2017 del Cortile di Francesco con Philippe Daverio, critico d’arte, docente e scrittore ospite lo scorso 30 marzo nella Basilica Inferiore di San Francesco d’Assisi per una lectio itinerante sull’enigmatica figura del cosiddetto “Maestro di San Francesco”.
Daverio, che per il pubblico amante dell’arte ha ormai superato indenne anche la fama effimera da personaggio televisivo, per la prima volta in assoluto, ha spiegato gli affreschi della Basilica Inferiore di San Francesco a una platea che per due ore circa è rimasta immobile, letteralmente con il naso all’insù, mentre l’impagabile affabulatore spaziava senza soluzione di continuità tra elementi storici, battute sul carattere dei francescani, collegamenti tra i papati a matrice francese e lo sviluppo del monachesimo come fonte di civiltà.
Tra il pubblico molti fan di Daverio ma anche molti curiosi per la forma di intervento studiata in tandem con Padre Enzo Fortunato, la Lectio Itinerante, che ha visto i due mattatori dividersi il ruolo di intervistatore curioso, Padre Enzo, e di Maestro illuminato, Philippe Daverio. Fendendo la platea e soffermandosi come in una sorta di Via Crucis davanti ad ogni affresco, a sinistra o destra della Basilica, Daverio, sollecitato da Padre Enzo, ha illustrato la natura tecnica ed anche la ratio che ha portato “Il Maestro di San Francesco” a dipingere scene del Cristo e della storia del Poverello di Assisi.
Per chi conosce Daverio, è noto che il Maestro non lascia mai nulla al caso. Così l’ingresso in Basilica davanti al pubblico, intabarrato in una spessa mantella di loden, come se fosse lui stesso un frate francescano, diventa una sorta di celebrazione della Compieta a chiusura della giornata. Poi la consueta narrazione torrenziale del critico che non lascia spazio a vuoti storici ma ricollega in una fitta trama di episodi e citazioni tutto quello che i magnifici affreschi riescono a trasmettere attraverso la loro lettura pubblica. Il tenore della serata è rappresentato da frasi come quella detta davanti all’affresco della predica agli uccelli, “Francesco è posizionato di tre quarti, ha smesso di essere bizantino”. E proseguendo, “Il confratello alle spalle del Santo ha una espressione preoccupata, non sa che pensare … è la modernità”.
Daverio insiste anche molto sul concetto di Francofonia nascosta degli affreschi, ovvero della forte influenza dei papati francesi del ‘200 sui temi della narrazione, e che saranno anche il segno della internazionalizzazione del movimento francescano. Al termine della Lectio Itinerante, dopo un lunghissimo applauso, consueto bagno di pubblico a cui Daverio, sempre molto empatico, non si sottrae, ma anzi partecipa sorridente e divertito riservando ancora pensieri e scambi di battute.
L’evento, lo ricordiamo, faceva parte della prima tappa del Cortile di Francesco che si terrà dal 31 marzo al 1 aprile dal titolo”Terremoto, cosa fare?”. Un itinerario per una strategia nazionale di prevenzione e interventi sul territorio nazionale, un’occasione per conoscere il patrimonio architettonico e la sua salvaguardia dal rischio sismico. Alla due giorni parteciperanno tra gli altri: il Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, il Commissario straordinario per il Terremoto del Centro Italia, Vasco Errani, e la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. Il programma completo è consultabile sul sito www.cortiledifrancesco.it .
Il Cortile di Francesco si svilupperà in una serie di incontri durante l’anno che tracceranno la strada che porterà all’evento conclusivo di settembre. Saranno quattro i percorsi preparatori: arte e territorio, comunicazione, economia e migrazione. Una delle novità è che alla manifestazione sarà presente una nazione e quest’anno sarà la volta della Francia.
L’evento realizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, dal Sacro Convento di Assisi con le Famiglie Francescane, dalla CEU e dall’Associazione Oicos Riflessioni in collaborazione con Diocesi di Assisi, Comune di Assisi e ufficio scolastico regionale per l’Umbria.
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Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)