Assisi, maxi controllo Polizia in ristoranti e bar/ Una denuncia - Tuttoggi.info

Assisi, maxi controllo Polizia in ristoranti e bar/ Una denuncia

Redazione

Assisi, maxi controllo Polizia in ristoranti e bar/ Una denuncia

Più di 100 persone controllate/ Multa di 3mila euro a gestore di un locale/ Scoperti 7 lavoratori non in regola
Lun, 02/03/2015 - 11:57

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Maxi operazione di controllo della polizia di Assisi. Questa volta passati al setaccio bar, sale giochi/VLT, ristoranti e locali della zona. Battuto a tappeto degli operatori della squadra Volante dell’Ufficio Anticrimine e della Squadra Amministrativa del Commissariato di Assisi, diretto dal Commissario Capo Francesca D. Di Luca, il mondo dello svago serale di Assisi, Santa Maria e Bastia.

Più di 100 le persone controllate e identificate, non solo gli avventori ma anche i lavoratori impiegati negli esercizi controllati sono stati sottoposti ad accertamenti specifici grazie alla collaborazione della Direzione Territoriale del Lavoro. Controllati in particolare i bar frequentati da cittadini italiani e stranieri pregiudicati e già noti alle Forze dell’Ordine.

E  proprio all’interno di un bar di Santa Maria è stato bloccato e identificato un giovane ventenne albanese, già monitorato dagli agenti dell’Anticrimine.

Indosso al ragazzo è stato trovato un involucro di cellophane contenente circa 1 grammo di cocaina e un coltello per il quale è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per porto abusivo di armi. Il giovane, che tra l’altro ha un impiego lavorativo retribuito e risulta ben inserito nel tessuto sociale, è stato segnalato alla prefettura quale assuntore abituale di sostanze stupefacenti.

Sottoposto a controllo anche un pub di Assisi di una nota società di ristorazione che vanta numerosi esercizi nella sola città serafica.

Il primo sopralluogo era scattato a seguito di un esposto dei residenti dello stabile al cui piano terra si trova  il pub dal quale sarebbero provenute  emissioni acustiche intollerabili durante le esibizioni di musica dal vivo organizzate dai gestori soprattutto nel fine settimana.

Il Commissariato di Assisi, con personale specializzato del Distretto di Assisi-Bastia Umbra dell’ARPA aveva effettuato così un sopralluogo proprio durante una delle serate di musica dal vivo.

Gli operatori dell’Arpa hanno effettuato proprio all’interno dell’abitazione di uno dei cittadini coinvolti, gli  accertamenti tecnici  per verificare se le emissioni acustiche provenienti dal pub superassero i limiti consentiti dalla normativa,  creando così le molestie e il disturbo denunciati. E le rilevazioni fonometriche avevano evidenziato il superamento in maniera marcata del valore limite consentito dalla normativa vigente, tanto che la società titolare dell’esercizio si era vista elevare una sanzione dalla Polizia Municipale 1.100 euro, intimando alla stessa di adottare tutte le misure necessarie alla riduzione del rumore prodotto.

Peccato che un successivo controllo da parte della stessa Polizia Municipale si sia poi verificato il mancato adempimento delle prescrizioni date, che è costato al titolare dell’esercizio anche una denuncia penale all’Autorità Giudiziaria.

Oltre agli accertamenti sulla documentazione amministrativa inerente l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, sulle condizioni igieniche e sanitarie del locale e sulla regolare emissione di scontrini fiscali e sulle autorizzazioni Siae necessarie per gli spettacoli, gli agenti di polizia hanno proceduto al controllo del rispetto delle norme in materia di lavoro della manodopera impiegata.

A far insospettire gli agenti infatti è stato il disperato e goffo tentativo, non riuscito, da parte di una donna rumena impiegata nella cucina, di darsi alla fuga per sottrarsi al controllo.

Grazie alla collaborazione della Direzione Territoriale del Lavoro dell’Umbria, alla quale sono stati trasmessi gli esiti dell’accertamento, tutti e sette i lavoratori identificati e impiegati all’interno del pub, nelle mansioni di sala e cucina, sono risultati non in regola per mancanza dei documenti necessari alla loro assunzione.

Circa 30mila euro è così  l’ammontare della sanzione irrogata dalla Direzione Territoriale del Lavoro che, in caso di mancato pagamento entro i termini previsti dalla legge, potrebbe costare la sospensione dell’attività.

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