Il Comune di Assisi ha aderito al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. In una nota alla stampa il ringraziamento e le considerazioni dell’Assessore alle Politiche Scolastiche e alla Cooperazione Internazionale, Simone Pettirossi.
Ringrazio perciò i consiglieri comunali per aver accolto questa proposta favorevolmente. La nostra città è dal 1961 l’arrivo della Marcia per la Pace Perugia – Assisi ed era davvero un peccato non far parte di questa Associazione nazionale di enti locali di cui fanno parte circa 130 città italiane e una trentina di città umbre (tra cui Perugia, Terni, Foligno, Spello, Spoleto, Orvieto, Città di Castello e tante altre). Ognuno di noi può e deve fare la propria parte per essere un “costruttore di pace” e come Amministratori comunali di questo territorio “speciale” vogliamo essere in prima linea per creare ponti di dialogo e di tolleranza. Oggi ne abbiamo davvero bisogno. Basta vedere la situazione ancora difficilissima in Terra Santa, ma anche la martoriata Siria. Su questi temi c’è un forte e lodevole protagonismo del mondo religioso assisano, ma riteniamo che anche l’istituzione comunale debba fare la sua parte, con atti concreti e suoi propri, specifici, attinenti al suo ruolo di ente locale.
Approvate l’adesione il 26 aprile, il giorno successivo alla Festa della Liberazione, riempie di ulteriore significato questo atto. Assisi, infatti, è stata protagonista di pagine straordinarie di coraggio e di capacità di superare le diversità e le divisioni negli anni del secondo conflitto mondiale e anche negli anni della ricostruzione. In particolare vogliamo ricordare la figura del primo Sindaco di Assisi eletto democraticamente, l’avvocato socialista Giuseppe Sbaraglini, esiliato ad Ustica durante il regime, che come primo atto decise di promuovere un associazione denominata “Pax et Bonum”, in collaborazione con il Vescovo Nicolini, per dare risposte concrete ai problemi legati alle rovine lasciate dalla guerra, alla povertà e alla fame. Un esempio di collaborazione tra mondo civile e religioso che ancora ci parla e ci insegna a costruire un mondo più tollerante, che tenga insieme le diversità e le sensibilità della società. Anche durante la guerra il mondo religioso e il mondo civile assisano collaborarono insieme per salvare centinaia di ebrei: gli ordini religiosi misero a disposizione i conventi per nasconcerli e due tipografi socialisti, Luigi e Trento Brizi, stamparono carte d’identità false per dare loro una nuova vita.
Approvare questa adesione al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani quest’anno ci riempie di ulteriori responsabilità, perché siamo nel 70° della Costituzione repubblicana e della Dichiarazione universale dei diritti.
Il 2 giugno prossimo celebreremo la Festa della Repubblica, ricordano ai giovani del nostro Comune questi valori di libertà, di democrazia e di pace, che non scontati, ma richiedono l’impegno quotidiano di ognuno di noi.