Sono circa le 11.40 quando una telefonata richiede l'intervento dei militari dell'Arma in una abitazione della periferia di Spoleto perché era in atto una violenta aggressione. Immediatamente i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia unitamente ai colleghi del Commissariato della Polizia di Stato si sono portati in zona ed hanno constatato che, ad opera dei sanitari del 118, era in atto il soccorso ad una donna 45enne, di nazionalità marocchina ed a due suoi figli, rispettivamene di 19 e 12 anni. Dalle prime informazioni, si appurava che il cognato della donna, un connazionale 35enne, Mohammed Bahla, all'interno dell'abitazione del fratello, nella quale convive da circa quattro mesi, era intento ad aiutare la cognata ed i nipoti a sezionare un agnello ucciso poco prima, quando, senza alcun motivo, colpiva la donna alla testa con una mannaia e, successivamente, prima di darsi alla fuga per le campagne circostanti, brandendo l'arma, sferrava violente testate ai nipoti che tentavano di disarmarlo. Le immediate ricerche poste in essere dai militari del radiomobile e dagli agenti della polizia hanno consentito ai primi di individuare e bloccare il Bahla a circa 500 metri dall'abitazione, ai secondi, sempre in quei pressi, di rinvenire l'arma utilizzata.I medici del pronto soccorso dell'ospedale civile di Spoleto, dove i tre malcapitati sono stati prontamente trasportati, hanno riscontrato la donna affetta da lesioni gravi e quindi l'hanno giudicata guardibile con riserva. I nipoti, invece, da lesioni di minore entità.
L'uomo, pertanto, è stato tratto in arresto perché ritenuto responsabile di tentato omicidio e lesioni aggravate e, quindi, tradotto alla locale casa di reclusione a disposizione del Procuratore della Repubblica di Spoleto Gianfranco Riggio.
( modificato alle 19,05 del 03-03-2008)
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