Anabolizzanti e farmaci dopanti, arresti tra Corciano e Gubbio. Tremano 500 clienti

Anabolizzanti e farmaci dopanti, arresti tra Corciano e Gubbio. Tremano 500 clienti

Sara Fratepietro

Anabolizzanti e farmaci dopanti, arresti tra Corciano e Gubbio. Tremano 500 clienti

Sab, 29/10/2022 - 11:00

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Acquirenti degli anabolizzanti spediti dall'Umbria atleti di body building e frequentatori di palestre, 1800 acquisti documentati

Sei misure cautelari (4 arresti e 2 obblighi di firma) e 32 decreti di perquisizione nei confronti di decine di indagati per ricettazione e commercio illecito di sostanze anabolizzanti e farmaci ad azione stupefacente destinati ad atleti di body building e a frequentatori di palestre.

È l’esito dell’inchiesta portata avanti dalla procura della Repubblica di Perugia, che ha visto nelle ultime ore l’esecuzione di varie misure cautelari, emesse dal gip di Perugia, da parte dei carabinieri del capoluogo insieme a quelli del comando provinciale e del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli.

Anabolizzanti e farmaci dopanti, coinvolto nucleo familiare e altre 2 persone

Il blitz è scattato a Gubbio e Corciano, con 4 persone coinvolte che fanno parte dello stesso nucleo familiare. Uno degli indagati è finito in carcere, 3 ai domiciliari. Gli ultimi due al centro dell’ordinanza del gip – un bulgaro ed un napoletano – sono stati invece sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Ma l’operazione inerente anabolizzanti e farmaci dopanti non interessa solo l’Umbria: i carabinieri del Comando per la tutela della Salute e quelli territoriali, infatti, stanno eseguendo – sempre su delega della Procura di Perugia – 32 decreti di perquisizione in tutta Italia, a carico di altri indagati a vario titolo legati ai 6 al centro delle misure cautelari. In campo ci sono 160 militari dell’Arma. Ed a finire sotto la lente degli inquirenti ci sono ben 500 clienti, coloro che hanno ricevuto le spedizioni di anabolizzanti e farmaci dopanti: ben 1800 quelle documentate.

Anabolizzanti dalla Bulgaria, inchiesta partita nel luglio 2021

Le indagini, delegate ai militari del Nas di Perugia e che hanno preso il via a luglio 2021, sono state avviate dopo l’intercettazione di un pacco contenente farmaci e sostanze anabolizzanti (proveniente dalla Bulgaria) presso l’aeroporto di Milano Malpensa dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ma destinato a Perugia, presso l’abitazione del soggetto ritenuto il principale autore dell’illecito commercio.

Le investigazioni – fa sapere la Procura perugina – si sono sviluppate mediante servizi di osservazione, attività tecniche di intercettazione, perquisizioni personali e locali che hanno consentito, in epoche e tempi diversi, di intercettare spedizioni di farmaci anabolizzanti e di operare i successivi sequestri.

Clienti atleti di body building e frequentatori di palestre fuori regione

L’indagine ha disvelato un vasto traffico di sostanze illecite ad azione stupefacente in favore di atleti partecipanti a competizioni agonistiche di body building nonché a titolari e frequentatori di palestre con sede fuori Regione. L’approvvigionamento e l’acquisito delle “sostanze” avveniva – secondo gli inquirenti – attraverso canali nazionali ed esteri ad opera dei 4 umbri legati da vincoli di parentela, i quali, utilizzando app di messaggistica e piattaforme di vario tipo, avrebbero provveduto alla successiva spedizione delle sostanze vietate ai numerosi acquirenti “fidelizzati” su tutto il territorio nazionale.

Gli altri due indagati, un soggetto originario e domiciliato in Bulgaria e un altro residente in provincia di Napoli – destinatari dell’obbligo di dimora – si sarebbero occupati di un trasporto di sostanze vietate dalle Marche all’Umbria. Il volume d’affari finora quantificato è di circa 300.000 euro. Ad oggi sono state documentate oltre 1.800 spedizioni in favore di circa 500 soggetti/clienti, la cui posizione è al vaglio della Procura.

(foto di repertorio)

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