Ecco la denuncia della minoranza che chiede il rispetto della normativa su green pass
Amministrazione ferma e troppe ambiguità sulle vaccinazioni. Pd, M5S, Patto x Foligno e Foligno 2030 vanno all’attacco della maggioranza su due fronti.
“All’immobilismo di questa Amministrazione, più volte denunciato, si aggiungono posizioni ambigue di fronte alle vaccinazioni e al green pass.
Negli scorsi mesi, la maggioranza di destra, ha bocciato due Mozioni presentate dal Centrosinistra: una che chiedeva un impegno concreto per la campagna sulle vaccinazioni e l’altra che proponeva la riapertura di un centro vaccinale a Foligno, dopo l’ inspiegabile chiusura dell’ Hub all’aeroporto, che ha creato notevoli disagi ed ha costretto moltissimi folignati a raggiungere Orvieto, Fabro o Tavernelle per fare il vaccino“.
“Le regole sono uguali per tutti”
Stigmatizzato il fatto che le sedute riprendano in videoconferenza. “Mentre i cittadini, soprattutto gli over 50, per recarsi al lavoro, devono avere il Green Pass, tale regola non vale per l’Amministrazione Zuccarini, che oltre ad avere esponenti e rappresentanti istituzionali no-vax, decide di bloccare l’attività amministrativa (l’ ultimo incontro ormai risale a inizio mese) e decide unilateralmente di bandire le riunioni in presenza a data da destinarsi. Le restrizioni avute dai cittadini di Foligno, i contagi, le ospedalizzazioni e anche le morti, in alcune famiglie, tutte queste sofferenze non meritano la mala gestione della sanità e delle regole per combattere la pandemia messa in campo dall’Amministrazione Zuccarini“.
“Chiediamo al presidente Schiarea di convocare la capigruppo”
“Critichiamo fortemente sia l’ambiguità di fronte allo strumento dei vaccini che le scelte arbitrarie senza coinvolgere le minoranze, come se la città fosse loro proprietà privata, il loro giardino di casa. Riteniamo che non possano essere fatte discriminazioni tra un amministratore pubblico e qualsiasi altro tipo di lavoratore. A tal proposito il segretario generale della provincia di Perugia ha richiesto un parere al ministero della funzione pubblica che ha così risposto “…il quadro normativo induce a ritenere che anche ai titolari di cariche elettive e dunque ai consiglieri comunali che abbiano compiuto i 50 anni di età e che non siano in possesso della certificazione prevista, sia precluso l’accesso ai luoghi in cui esercitano la loro funzione”. Sembra evidente che la risposta non lasci molti dubbi e debba valere per tutti. Chiediamo al Presidente Schiarea, in quanto garante del rispetto delle minoranze, l’immediata convocazione della Conferenza dei Capigruppo per discutere l’organizzazione delle prossime attività dell’ Amministrazione“.