Si apre un mese cruciale in vista della discesa in campo dei futuri candidati sindaci. Il punto della situazione
Elezioni amministrative, è scattato il count down. Foligno, terza città dell’Umbria, è una di quelle chiamate al rinovo dei consigli comunali e dei sindaci il prossimo giugno e l’atmosfera in città è già da pre campagna elettorale. Quella fase fatta di conciliaboli, caminetti e incontri, in cui una voce rischia di mandare in fibrillazione il lavoro di mesi ed è tutto un lavoro di diplomazia e cucitura.
Qui centrodestra
Sul terreno di gioco il centrodestra, con il sindaco uscente Stefano Zuccarini, in quota Lega, è sicuramente più avanti. La partita sarà giocata con ogni probabilità sui tavoli regionali ma la sua ricandidatura è certa. Il centrodestra folignate studia, più che altro, la composizione della coalizione. Occhio a quante gambe il progetto potrà avere.
Il centro
Di battitori liberi in campo per ora ci sono Moreno Finamonti e il suo progetto “equidistante dai partiti” ed Enrico Presilla, in corsa per Alternativa popolare. Sui social ha fatto capolino “Foligno alla luce del sole”, ma non è chiaro quali potranno essere i contorni dell’iniziativa. Si muove nel centro Foligno24, l’aggregazione di Italia viva, Azione e CiviciX che per il momento si tiene le mani libere, nell’attesa di decidere per la corsa in autonomia o meno.
Qui ‘campo progressista’
Il fronte del centrosinistra allargato è più in fibrillazione. Il lavorìo del campo progressista è incessante e dopo sette mesi di incontri su programma, coalizione e identikit del candidato, i nodi dovrebbero essere sciolti al massimo entro la prossima settimana. Il perimetro di quella che viene definita ‘costituenda coalizione’ è quella del 2019 (Pd, Patto x Foligno, Foligno 2030, Foligno in Comune) insieme ai Cinque stelle. Le parole d’ordine su cui si è lavorato, che dovranno essere rese evidenti dal candidato, sono quelle dell’innovazione.
“No alla girandola di nomi”
La girandola di nomi che è uscita dalle segrete stanze del centrosinistra ha comunque contribuito ad avvelenare l’aria. Lo dice Foligno in Comune: “Tali proposte non corrispondono in alcun modo al reale dibattito attualmente in atto all’interno della costituenda Coalizione progressista (Pd, Movimento 5 Stelle, Patto x Foligno, Foligno 2030 e Foligno in Comune ), né risultano coerenti con il percorso programmatico e di metodo che detta Coalizione ha scelto di perseguire fino ad ora. Ad oggi, l’unico nome ufficialmente proposto al tavolo di coalizione è quello di Diego Mattioli. Il resto sono solo pettegolezzi giornalistici, privi di fondamento, che rischiano di confondere un percorso collettivo sin qui coerente, innovativo e partecipato”.
Patto X Foligno: presidente Danilo Calabrese
Nel frattempo scosse di assestamento in un altro soggetto che è la gamba del centrosinistra allargato, ovvero Patto x Foligno. La presidente Paola Morlupo si è dimessa, sembrerebbe per motivi personali ma mai dire mai. Al suo posto il giovane Danilo Calabrese, classe ’93, già all’apice di una importante organizzazione nazionale, è docente di disaster management all’Università degli Studi “Guglielmo Marconi” di Roma e volto noto nel panorama della protezione civile italiana. “Giovane, ma con una densa esperienza scientifica e sociale, sempre spesa a fianco delle istituzioni e al servizio del Paese“, dice l’associazione. “Ringrazio Paola Morlupo per aver guidato l’esperienza portata avanti in questi anni da Patto X Foligno, che spero di riuscire a valorizzare con questa grande squadra. Vorrei arrivare ai più giovani, avvicinarli al dibattito, cogliere il racconto della città che sognano, puntando a promuovere con rinnovata energia un nuovo senso comune progressista, riformista e democratico che possa dare un contributo significativo a questa forte coalizione nascente nel centrosinistra“, spiega Calabrese.