Il nuovo tecnico dei Grifoni si presenta | E sulla rosa: "Non mi occupo di mercato, le scelte le fa la società e io mi fido".
Umile, ma senza porsi limiti. Perché a parlare, alla fine, dovrà essere il campo. Massimiliano Alvini si presenta così ai tifosi del Perugia. Ringrazia l’ambiente, il presidente Santopadre e il direttore Comotto per l’opportunità che gli è stata offerta di allenate il Perugia. Un incarico, sottolinea, che è “motivo di grande soddisfazione e grande piacere”.
“Quando è arrivato l’sms ho provato una grande gioia” racconta. E spiega di aver convinto Santopadre e la società biancorossa con il suo “entusiasmo”. Ripete più volte la parola “opportunità”.
“Dove arriveremo? Non lo so…”
E sugli obiettivi non si sbilancia. Ma non si pone limiti: “Sono sicuro che il Perugia saprà onorare questo campionato. Dove arriveremo? Non lo so…”.
Chiede di essere giudicato per quello che saprà dare sul campo, alla guida dei Grifoni. Non parla della rosa: “Non mi occupo di mercato, le scelte le fa la società e io mi fido”.
“Vendevo scarpe sognando il Curi”
Poi, ancora dolci parole per Perugia e il Perugia, il suo sogno. “Per quindici anni – rivela – ho venduto scarpe e spesso andavo nelle Marche. Quando la sera ritornavo c’era spesso il Curi illuminato e lo immaginavo come qualcosa da raggiungere”. Lui, allora, allenava nei dilettanti. E sognava di sedere su quella panchina che è stata di Castagner, Boskoc, Scala, Cosmi. Ora, ad allenare il Perugia, c’è Massimiliano Alvini. Umile, ma ambizioso: “Qui voglio aprire una grande storia” afferma.