L’Umbria è ancora in attesa dell’alta velocità. Sono in tanti, a più livelli, dal Parlamento (con l’onorevole Adriana Galgano), alla Regione Umbria, ai cittadini, a interrogarsi sulla questione anche in questi ultimi giorni: da quando cioè il dibattito sui collegamenti ferroviari nel cuore verde d’Italia è tornato alla ribalta. Tra le varie soluzioni proposte, ad esempio con il consigliere regionale Marco Squarta (FdI) che propone di sostituire il treno Tacito (il Perugia-Milano, dunque) con l’alta velocità, l’assessore Chianella ha parlato oggi a Palazzo Cesaroni della possibilità di prolungare in Umbria il Freccia rossa da Arezzo. Una eventualità ancora in corso di valutazione, “come soluzione in attesa della costruzione della stazione Media Etruria“.
A sollevare la questione nel corso della seduta di oggi, come già preannunciato anche su queste colonne, sono stati i consiglieri Giacomo Leonelli e Andrea Smacchi (Pd) hanno chiesto all’assessore ai Trasporti, Giuseppe Chianella di “verificare con la Regione Toscana e con il Governo nazionale lo stato di avanzamento del progetto che prevede la realizzazione della fermata ‘Media Etruria’ dei treni ad alta velocità, con la costruzione di un nodo ferroviario collocato lungo gli esistenti binari a ridosso del confine tra Umbria e Toscana così da avere un bacino potenziale di utenti sufficiente a garantire un equilibrio economico”. Nell’illustrare l’atto in Aula il consigliere Smacchi ha spiegato che “il Piano regionale dei Trasporti, approvato a fine 2015, prevedeva soluzioni in grado di agganciare l’alta velocità migliorando orari e coincidenze e realizzando una nuova fermata, la cosiddetta ‘Media Etruria’, la cui realizzazione presuppone però l’accordo con Regione Toscana, Rete Ferroviaria Italiana e ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ci chiediamo se il Piano è ancora valido. Agganciare l’alta velocità per l’Umbria significherebbe scongiurare in via definitiva il decennale isolamento e la marginalizzazione rispetto al collegamento in tempi brevi con il nord e il sud del Paese”.
Nella sua risposta l’assessore Chianella ha dichiarato che “la difficoltà ad avere collegamenti ferroviari veloci in Umbria è dovuta alla situazione infrastrutturale della nostra regione, che ha una rete inadeguata per la circolazione dei treni ad alta velocità. Far circolare un Freccia rossa sulle nostre linee gli consentirebbe di andare alla stessa velocità dei treni regionali. Ricordo che ampie fasce del territorio nazionale non sono interessate dall’alta velocità, che in Italia è una realtà determinante solo per le grandi aree urbane. Per questo per l’Umbria sarebbe importante intercettare l’alta velocità nel punto più accessibile. E il Piano regionale Trasporti, approvato a grande maggioranza da questa Aula poco più di un anno fa, prevede proprio la costruzione della stazione Media Etruria che dovrebbe portare molti vantaggi, e per questo è caldeggiata da molte categorie economiche”. Il modello da seguire sarebbe dunque quella della Medio padana, che, ha aggiunto Chianella, “dopo difficoltà iniziali è decollata facendo segnare nel 2016 un milione di passeggeri. Il nostro lavoro è determinato dalla linea politica determinata dall’approvazione del Piano regionale Trasporti attualmente vigente. Tutte le altre ipotesi che circolano non sono suffragate dal punto di vista tecnico ed economico. Dobbiamo concentrarci su queste questioni perché la realizzazione e l’adeguamento del nostro sistema infrastrutturale possa essere migliorata”.
Nella replica il consigliere Leonelli ha spiegato che “l’obiettivo di questa legislatura deve essere quello di portare l’Alta velocità in Umbria. Laddove non ci riuscissimo sarebbe un fallimento. Non è pensabile che in Umbria ci si divida ancora per campanili e non si decida nulla. Per questo, all’indomani dell’incontro con il Governo del 4 maggio, protocolleremo la richiesta di audizione in Commissione dell’Assessore e della Presidente della Giunta sul tema dell’Alta velocità in Umbria. Dalle parole dell’assessore sembra che la Toscana abbia tergiversato sulla stazione Media Etruria, a dimostrazione che è completamente sballato il teorema che la stazione sia un favore alla Toscana. In attesa della Media Etruria dobbiamo capire che fine fa l’Alta velocità in Umbria. Bene il Freccia Rossa che dorme a Perugia per essere a Milano alle 8, una risposta alla clientela business”.
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