Nove appartamenti con affitto a canone concordato, gli uffici dell’A.Se. e un piano interamente dedicato alle associazioni locali. Ecco la “nuova vita” di Palazzo Leonetti Luparini, residenza storica del ‘500 situata proprio di fronte al municipio di Spoleto e recuperata nell’ambito del Puc 2 dalla Regione Umbria e dall’Ater. Che, a breve, predisporrà la gara d’appalto che darà la possibilità a giovani coppie con un’età inferiore ai 35 anni, un comune stato di famiglia e un reddito compreso tra un valore minimo e uno massimo, di andare ad abitare in uno dei 9 appartamenti ricavati tra il secondo e il quarto piano del palazzo.
Case e uffici – Vanno dai 45 ai 97 metri quadrati, spesso su due livelli, e sono dotati di almeno due camere da letto e di tutti i comfort tipici degli appartamenti moderni. L’ingresso principale rimane quello di via del Municipio anche se alcuni vani ne hanno uno indipendente sul vicolo retrostante. Affacciano tutti su un piccolo cortile interno, ma i più fortunati avranno persino un giardinetto privato. Al primo piano troveranno posto gli uffici dell’A.Se., l’azienda municipalizzata che si occupa di arredo urbano, illuminazione e sicurezza delle strade. Il piano terra, infine, sarà a disposizione delle associazioni che ne faranno richiesta. La prima ad essere accontentata è stata l’Anpi che, “dopo anni di randagismo” – ha sottolineato in conferenza stampa il presidente Gian Paolo Loreti – avrà finalmente una sede.
Nuova linfa al centro storico – Il recupero di Palazzo Leonetti Luparini, oltre a rappresentare un valido strumento di contrasto all’emergenza abitativa, si inserirà anche in quell’opera di rivitalizzazione del centro storico da tempo annunciata dall’amministrazione comunale spoletina. Che oltre a ripopolarlo di giovani coppie e famiglie punta anche a riqualificarlo attraverso l’apertura di uffici e sportelli pubblici, ripetendo l’esempio del Consorzio di Bonifcazione Umbra in piazza del Mercato.
Emergenza abitativa – Presente in conferenza stampa anche l’assessore regionale Stefano Vinti, che da anni ha fatto del tema dell’emergenza abitativa uno dei leitmotiv della sua azione politica. “Siamo felici per due ragioni – ha sottolieato -. Sia perché metteremo a disposizione della cittadinanza dei nuovi alloggi a canone concordato sia perché lo faremo in un centro storico di grande pregio come quello di Spoleto, in continuità con la nostra politica di recupero del patrimonio immobiliare pubblico. Teniamo presente che in Umbria – ha proseguito – ci sono circa 10mila famiglie che avrebbero diritto ad alloggi pubblici e circa 40mila vani sfitti e disponibili. Spoleto è uno di quei territori che dal punto di vista dell’emergenza abitativa hanno bisogno di una risposta rapida e concreta”. Oltre che a palazzo Leonetti Luparini l’edilizia residenziale pubblica dell’Ater ha eseguito interventi a San Giovanni di Baiano e San Sabino. Se i primi alloggi sono praticamente conclusi – rimane solo da approntare il bando di gara per assegnarli – bisognerà aspettare ancora un anno e mezzo per i secondi, che accoglieranno ben 18 giovani famiglie.
I costi – Sono serviti 1,6 milioni di euro per recuperare Palazzo Leonetti Luparini, circa 600mila euro in meno di quanto previsto nelle stime iniziali. Il costo a carico della Regione Umbria supera di poco il milione di euro (595mila euro per gli spazi da adibire ad uffici comunali e 491mila per gli alloggi). Sfiora invece i 580mila euro l’investimento dell’Ater, limitato solo alle unità abitative.
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