Venerdì 23 e sabato 24 ottobre, alle 21, s’inaugura la Stagione di Prosa del Teatro Cucinelli di Solomeo con l’atteso spettacolo di Marco Paolini, “Miserabili. Io e Margaret Thatcher” di Andrea Bajani, Lorenzo Monguzzi, Marco Paolini, Michela Signori, con le musiche dal vivo dei Mercanti di Liquore (Lorenzo Monguzzi, Piero Mucilli, Simone Spreafico). “Miserabili” è un racconto in forma di ballata. Monologhi, canzoni e brevi narrazioni compongono dei quadri per raccontare la metamorfosi della società italiana a partire dagli anni ’80. E’ l’economia l’argomento principale della ballata, l’intreccio di “macro” e “micro”, le ricette e le delusioni di questo passato prossimo che sconfina nel presente. “Miserabili” è un work in progress per vocazione, perché è anche un modo di ragionare ad alta voce e senza pregiudizi sull’influenza, sempre crescente, delle regole (e dell’assenza di regole) di mercato, sul nostro modo di immaginare il futuro senza progettarlo, di vivere il presente, di rimuovere la memoria. Margaret Thatcher è la protagonista di un dialogo immaginario con Nicola, il protagonista degli Album di Marco Paolini, è il simbolo vivente della metamorfosi della nostra società non più ristretta da confini nazionali. “Il punto di partenza – racconta Paolini – è lo strapotere dell’economia sulla mia-nostra vita. Non un’invettiva contro il mercato, ma una presa d’atto della sua onnipresenza anche in momenti e settori che un tempo non gli competevano. Ragiono di come la tentazione della pietra filosofale abbia contagiato gente fino a poco prima del tutto immune a questo tipo di seduzione e di come esoterismo, previsioni di mercato, nuove attese di vita, bassi prezzi per i viaggi, facilità di contrarre mutui o prestiti, circolazione libera dei capitali, insieme alla velocità delle informazioni in rete, ci abbiano cambiato. Un mondo nuovo in cui non ho capito perché non hanno dato il Nobel per l’economia a Harry Potter, ma se lo sarebbe meritato. Poi è cominciata la crisi e qualcuno ha creduto di capire finalmente quello che questo spettacolo vuole dire. Il terrore può paralizzare, ma una situazione preoccupante può allenare i riflessi e i sensi assopiti nel benessere. Credo sia necessario che anche gli autori si interroghino sulla materia trattata, senza aspettare di essere lasciati indietro dagli accadimenti. L’intuizione sulla centralità esagerata dell’economia rispetto alle nostre esigenze, si è rivelata esatta ma saperlo non può consolarci. Le soluzioni solo economiche della crisi attuale lasciano intatto il problema di fondo: senza dei forti contrappesi culturali Economia e Politica non sono in grado di pianificare il nostro futuro. Non posso affidarmi alla politica senza confidare, cioè dare fiducia, che significa conoscere e condividere almeno la direzione del futuro.”Uno spettacolo di grande attualità che conquista il pubblico, che partecipa, ride e applaude, anche grazie alla forte presenza musicale dei coinvolgenti Mercanti di Liquore. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n° 075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria http://www.teatrostabile.umbria.it/.
AL VIA LA STAGIONE TEATRALE: APRE IL SIPARIO “MISERABILI. IO E MARGARET THATCHER”
Mer, 21/10/2009 - 11:03