A metà maggio “qua’” sarà Cascia alla Sala della Pace, “là” sarà Norcia presso la tensostruttura dello Stadio Europa, che saranno i luoghi dove il capolavoro rossiniano La Cenerentola presto sarà protagonista del Progetto “Canto per la Valnerina – Opera Insieme” con la partecipazione di bambini e adulti della Valnerina.
Gran fermento presso gli spazi di Villa Redenta di Spoleto per le prove della “versione partecipata” de La Cenerentola di Gioachino Rossini prodotta dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Umbria, rivolta alle popolazioni della Valnerina colpite dal terremoto e in scena il 10, 12 e 13 maggio 2018 a Cascia e Norcia.
“Partecipata” perché è parte del progetto “Canto per la Valnerina”, pensato per la rinascita dei territori colpiti dal sisma del 2016. “Opera partecipata” anche in quanto sono da mesi coinvolti i due cori di bambini di Cascia e Norcia fondati dal Teatro Lirico Sperimentale che stanno provando a Villa Redenta insieme ai cori e le bande delle stesse due città. Ovviamente i cantanti solisti saranno quelli del Teatro Lirico Sperimentale. Il lavoro è lungo e articolato in quanto occorre coordinare e organizzare in modo coerente oltre cento persone. Non si tratta quindi di una produzione esterna trasferita in Valnerina, ma una produzione pensata, nata, sviluppata con la partecipazione delle realtà locali e come segno di rinascita grazie anche alla immortale e vivace musica del grande compositore Gioachino Rossini che proprio a Norcia, in quanto come ben noto era un cuoco sopraffino, si riforniva del celebre e profumatissimo diamante nero per le sue mirabolanti ricette.
Quindi prove intense a Villa Redenta per poi trasferirsi alla sala del Teatrino dell’Alveare di Santa Rita a Cascia dove si proverà insieme sia musicalmente che dal punto di vista attoriale. E già tutto questo è un formidabile “spettacolo”. Uno “spettacolo” di cultura diffusa, socialità, condivisione per cercare di dimenticare “il gran tremore” del 2016, affrontare la nuova vita sulla note di Rossini che termina l’opera in giubilo: “Tutto cangia a poco a poco. Cessa alfin di sospirar. Di fortuna fosti il gioco: incomincia a giubilar”.
In moto nel frattempo anche i tecnici teatrali per le costruzioni delle scene; sarte a modellare i costumi: orli, spalline, organze; il Direttore di scena, insieme ai collaboratori organizzativi, che si sposta tra Villa Redenta, Cascia e Norcia. Insomma Spoleto e la Valnerina in gran fermento per il prossimo debutto di maggio.
In via eccezionale l’immagine del poster sarà del celebre scenografo Emanuele Luzzati per gentile concessione dell’omonimo museo di Genova.