Il raro esemplare di airone cenerino verrebbe per pescare cibo, da poco più di un mese si è stanziato sul tratto di fronte alla sede dell'associazione sportiva di Città di Castello
Un airone come “mascotte”. Non ha ancora un nome ma è diventato da qualche settimana una presenza amica che allieta i duri allenamenti delle giovani promesse del Canoa club Città di Castello, storico sodalizio sportivo tifernate ai vertici nazionali di questo sport a contatto con la natura.
La presenza di questo raro esemplare di airone cenerino (lo si può notare di solito in acque basse anche su laghi e invasi) non è certo passata inosservata, soprattutto perché non appaiono spesso in Umbria né tantomeno in Altotevere. Questa specie vive in Europa, Africa e Asia occidentale e in Italia, negli ultimi anni, nidifica in Pianura Padana, in Toscana, Liguria e Sicilia.
“In alcuni momenti della giornata, quando tutto intorno é tranquillo viene per pescare cibo. Credo sia arrivato da poco più di un mese. Si é stanziato sul tratto che dallo sbarramento risale a monte per 3 Km circa. Non saprei se é sempre lo stesso ma è da tempo che alternativamente questi esemplari passano tutta l’estate qui da noi”, precisa con un pizzico di soddisfazione Massimo Spelli, responsabile tecnico del Canoa Club.
“Ci accompagna sempre negli allenamenti per il periodo estivo. Staziona qui per passare la stagione. Per ora non ha un nome, per noi é il “nostro amico airone”. Edoardo Collesi, giovane canoista fresco di convocazione per i mondiali e gli altri portacolori del Canoa Club Città di Castello d’ora in avanti avranno dunque un osservatore speciale con le “piume” durante gli allenamenti.