Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, la Campagna dell'Ordine degli infermieri
Ben 178 casi di aggressioni ai lavoratori della sanità in Umbria nel corso del 2023 (o perlomeno quelle denunciate e documentate), quasi 1 ogni 2 giorni, con il 70% ai danni di infermieri. È l’allarmante dato diffuso in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, che ricorre oggi, 12 marzo.
Proprio in questo ambito, l’Ordine degli Infermieri di Perugia si unisce alla comunità globale per promuovere la consapevolezza e l’azione contro gli atti di violenza perpetrati nei confronti di coloro che lavorano per garantire salute e benessere. Gli operatori sanitari, in prima linea durante la pandemia e oltre, hanno continuato a sacrificarsi per curare i malati e proteggere le comunità, spesso a rischio della propria sicurezza e benessere. Tuttavia, la violenza contro di loro rimane un fenomeno diffuso e preoccupante (l’ultimo caso nei giorni scorsi al pronto soccorso di Foligno), che richiede una risposta immediata e decisa.
“La violenza contro gli operatori sanitari è un fenomeno inaccettabile che minaccia non solo il benessere dei singoli professionisti, ma compromette anche la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti” afferma il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Perugia, Nicola Volpi.
Nel corso del 2023, viene appunto spiegato, la regione Umbria ha visto un’escalation preoccupante di aggressioni, con un totale di 178 casi documentati. Questo dato, riportato con evidente sconcerto da Volpi, solleva gravi interrogativi sulla sicurezza e il benessere dei professionisti che operano in sanità.
Tra le informazioni più rilevanti emerse dall’analisi dei dati, spicca la fascia di età più esposta al rischio: il 28% delle aggressioni ha coinvolto individui compresi tra i 40 e i 49 anni. Nel dettaglio sono stati 51 i casi. Un fatto che – viene evidenziato – “richiama l’attenzione sulla vulnerabilità di questa fascia di età e suggerisce la necessità di interventi mirati per la sicurezza”.
“Un’altra angosciosa constatazione – sottolinea l’Ordine degli infermieri – emerge quando si esamina il coinvolgimento delle diverse categorie professionali. Gli infermieri, in particolare, si trovano al centro di questa allarmante statistica, rappresentando nientemeno che il 70% delle aggressioni totali registrate. Tale cifra indica un elevato rischio di violenza per coloro che svolgono questo nobile e indispensabile ruolo nel sistema sanitario. Ulteriormente, è significativo notare la differenza di impatto sulla base del genere all’interno della categoria degli infermieri. Il 25% delle aggressioni riguarda gli uomini, mentre il restante 75% coinvolge le donne. Questo dato solleva questioni di genere e di vulnerabilità delle lavoratrici nel settore sanitario, evidenziando una disparità che richiede azioni concrete per garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti.
I dati presentati gettano luce su una situazione di emergenza che richiede azioni immediate e concrete. La protezione delle persone, soprattutto degli infermieri, e la sicurezza della popolazione devono diventare priorità assolute per le autorità regionali e per la comunità nel suo complesso”.
Per aumentare la consapevolezza sull’importanza di proteggere gli operatori sanitari e promuovere un cambiamento culturale stato realizzato un cortometraggio toccante e potente che illustra le sfide e le conseguenze della violenza contro il personale sanitario.
Con rinnovato impegno, l’Ordine degli Infermieri di Perugia, presenta il cortometraggio “#rispettachitiaiuta“, un progetto cinematografico mirato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide affrontate dagli operatori sanitari e a promuovere un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.
Il cortometraggio sarà diffuso attraverso i canali online e i social media al fine di raggiungere il pubblico più ampio possibile e stimolare una discussione significativa sulla questione della violenza contro gli operatori sanitari.
“Inoltre, – è l’appello – invitiamo tutti coloro che desiderano sostenere gli operatori sanitari a partecipare attivamente alla diffusione del cortometraggio e ad impegnarsi nella lotta contro la violenza in tutte le sue forme”.
“La Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari è un momento cruciale per riflettere sulle sfide che affrontano coloro che dedicano le proprie vite a prendersi cura degli altri e per riaffermare il nostro impegno a proteggerli e sostenerli in ogni modo possibile. La violenza contro gli operatori sanitari è un problema globale che richiede un’azione urgente e concertata. Insieme – sostengono con forza i membri dell’Ordine degli Infermieri di Perugia – possiamo creare un sistema in cui gli operatori sanitari siano rispettati, protetti e apprezzati per il loro impegno e dedizione al servizio dei cittadini”.