Entrambi i giovani sono accusati di ben 5 reati, tra cui violenza e interruzione di pubblico servizio
Sono due i giovani denunciati per l’aggressione al controllore sull’autobus dello scorso 22 febbraio a Città di Castello.
Si tratta di due 19enni – uno di origini senegalesi e l’altro macedone, peraltro già gravati da precedenti – accusati di violenza, minacce e resistenza a incaricato di Pubblico Servizio, lesioni personali, percosse e interruzione di pubblico servizio.
Quel pomeriggio erano stati addirittura due gli addetti dell’azienda di trasporto aggrediti: entrambi erano impegnati a controllare i titoli di viaggio dei passeggeri sulla tratta Piazza Garibaldi-Riosecco, quando i giovani, probabilmente sprovvisti di biglietto, sono passati alle mani
Nonostante i tentativi di riportarli alla calma, i 19enni hanno continuato ad opporre resistenza, spintonando e percuotendo i dipendenti del servizio pubblico, uno dei quali ha riportato lesioni giudicate guaribili in 8 giorni.
A causa dello scontro, nell’ambito del quale uno dei due giovani ha azionato le leve di emergenza provocando l’arresto del mezzo, il servizio pubblico è rimasto sospeso per circa 40 minuti.
I poliziotti, giunti sul posto avevano acquisito tutti gli elementi utili all’identificazione dei due 19enni che, nel frattempo, si erano dati alla fuga. Grazie agli approfondimenti svolti, gli agenti sono oggi riusciti a risalire all’identità dei giovani aggressori, deferiti all’Autorità Giudiziaria per ben 5 reati.