Da subito partenza in quarta per “Aestivum”, la Mostra mercato del Tartufo estivo e della Rosa, che si svolge a Cascia. Circa 40 espositori, specializzati chi nel tartufo chi in altri prodotti tipici, hanno affollato piazza Garibaldi sin dalle prime ore di sabato, preparando gli stand che hanno poi riscosso interesse già in mattinata, in attesa dell'apertura ufficiale prevista alle 15 di ieri. Presenti anche numerosi vivaisti e floricoltori, con la Rosa – ovviamente – a fare da padrona delle composizioni floreali in mostra.
Sempre ieri, alla Sala San Pancrazio ha avuto luogo l'interessante convegno “Alla scoperta del nobile estivo: coltivazione e valorizzazione del Tuber aestivum”, organizzato grazie alla collaborazione del Dipartimento di Biologia Applicata della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Perugia.
Numerosi gli interventi sul tema della coltivazione e valorizzazione del tartufo estivo, con approfondimenti relativi ai suoi ambienti ideali di crescita e sviluppo, e l'influenza di tipo antropico-ambientale che questo tubero ha subito nel corso degli anni. Proprio l'eccessiva raccolta, unita all'assenza di programmazione nella gestione delle vene tartufigene e la mancanza di rifertilizzazione delle zone vocate per il tartufo, ne hanno determinato la recente flessione cui stiamo assistendo da una decina d'anni a questa parte. Sotto tale aspetto, numerose sono le contromisure messe a punto dalla scienza, come ad esempio la micorizzazione delle piante. Contromisure che, unite ad azioni dettate dall'uso del buonsenso – come ad esempio lasciare qualche tartufo a marcire nella terra, in modo da farlo agire da fertilizzante naturale per l'anno seguente – garantirebbero il pieno recupero di questo prezioso prodotto, che trova in Valnerina – e a Cascia in particolare – il terreno con il miglior ph per la sua crescita.