Il quarto presunto componente della banda è un 22enne rumeno residente a Perugia
Venivano adescati su una chat per incontri omosessuali. Ma una volta raggiunto il luogo dell’appuntamento, isolato, venivano picchiati e rapinati, oppure costretti con la violenza a prelevare contanti col bancomat.
Una vera e propria banda, secondo la Procura di Velletri. Che operava tra il Lazio e l’Umbria. Dopo i tre arresti eseguiti dai carabinieri di Castel Gandolfo, un quarto ragazzo, un 22enne di origine rumena, residente a Perugia, è stato indagato per rapina ed estorsione.
Nei suoi confronti il gip del Tribunale di Velletri ha disposto gli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, in considerazione dei gravi indizi nei suoi confronti. Anche gli altri tre si trovano agli arresti domiciliari.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri sulla base di testimonianze di persone che hanno frequentato la chat per incontri gay, il tracciamento delle persone fermate e l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza, lungo le strade da dove si raggiungevano i luoghi degli appuntamenti e nei pressi dei bancomat dove le vittime erano costrette a prelevare contante.