I consiglieri comunali di Acquasparta Guido Morichetti, Massimiliano Pambianco e Rossano Pastura del gruppo ‘Lavoro Cultura, Partecipazione’ hanno presentato una mozione da sottoporre al Consiglio comunale “per lavorare nella stessa direzione di quelle amministrazioni comunali umbre che collaborano su progetti facendo sinergia”.
“Il sindaco di Acquasparta Roberto Romani – dichiarano Morichetti, Pambianco e Pastura –, dopo un rinvio a dicembre per motivi di lavoro di uno dei proponenti, si rifiuta di mettere all’ordine del giorno del Consiglio dell’11 marzo la nostra mozione ‘Un nuovo progetto per il lavoro e il futuro dei nostri territori’. Atto grave, in palese contrasto da quanto previsto dallo statuto comunale. Abbiamo cercato telefonicamente il sindaco per chiederne la reintegrazione o anche un rinvio di una settimana e non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Ci fa dire dal segretario comunale che in questo momento non ritiene opportuno discutere dello sviluppo economico di Acquasparta”.
“La nostra idea – spiegano i tre consiglieri comunali di Acquasparta – è di mettere insieme i Comuni dell’Umbria centrale per arginare la crisi, puntando allo sviluppo, dando qualche speranza a chi vive su questo territorio ma ha difficoltà economiche e vede le risorse per i servizi sempre più assottigliarsi. Basta girarsi intorno per comprendere lo stato di difficoltà della nostra città, senza dover guardare i dati, pur impietosi: Acquasparta meno 7,5 per cento dei redditi negli ultimi sei anni, Sangemini meno 2,5 per cento, Massa Martana e Montecastrilli intorno al meno 5 per cento. Il numero degli abitanti è in picchiata, ad Acquasparta 500 in meno in pochi anni fino ad arrivare a circa 4.700”.
“Lo stesso sindaco – affermano ancora i consiglieri comunali del gruppo ‘Lavoro Cultura, Partecipazione’ – si è accorto che le risorse stanno terminando, tanto che, essendo le tasse già al massimo, promuove una campagna di intensificazione delle multe su tutto il territorio comunale per fare cassa, come prevede la delibera di giunta numero 41 del 26 febbraio scorso. Riteniamo che l’amministrazione comunale dovrebbe sforzarsi di ascoltare le ragioni di commercianti, artigiani, professionisti, piccoli imprenditori che stanno vivendo uno stato di sofferenza per incamminarsi insieme verso una politica di sviluppo”. “Al sindaco – concludono Morichetti, Pambianco e Pastura – interessa solo, come ama dire, ‘di essere ricordato negli anni’, si vedano in proposito le tre targhe commemorative, a futura memoria, su un pezzo di strada rivelatasi per le scelte del sindaco inutile e mal fatta (vedi continui eventi franosi). Questa è in estrema sintesi la logica irresponsabile che sta guidando l’attuale amministrazione comunale. Noi rimaniamo propositivi, aperti alla collaborazione, ma sulle cose da fare”.