Accoltellato in casa chiede aiuto in strada, ci sono due arresti. Semiamputata la mano - Tuttoggi.info

Accoltellato in casa chiede aiuto in strada, ci sono due arresti. Semiamputata la mano

Redazione

Accoltellato in casa chiede aiuto in strada, ci sono due arresti. Semiamputata la mano

Mar, 13/02/2024 - 10:54

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Denunciata anche la moglie di uno dei due, dopo un inseguimento in auto con i fuggitivi a bordo

Sono stati arrestati i presunti autori dell’accoltellamento avvenuto nella tarda serata del 4 febbraio in via Cesare Battisti a Terni ai danni di un tunisino. Si tratta di due suoi connazionali, che sono stati portati in carcere sabato su ordine del gip. Denunciata a piede libero, invece, la moglie di uno dei due, pedinando la quale la polizia è riuscita a trovarli ed arrestarli, non prima che la donna cercasse di fuggire andando a sbattere anche contro una pattuglia. L’allarme era scattato due domeniche fa, quando un giovane straniero era stato soccorso dal 118 in piazza Dalmazia gravemente ferito al braccio sinistro e con la semiamputazione della mano dopo un accoltellamento avvenuto in un appartamento in via Cesare Battisti, individuato dalla polizia seguendo le tracce di sangue, dove però apparentemente non c’era nessuno dentro.

Intanto l’accoltellato era stato portato in ospedale con lesioni con prognosi iniziale di 40 giorni, ma in realtà come minimo di 6 mesi, per fratture multiple, fratture esposte e semi amputazione della mano sinistra, lesioni che porteranno ad un indebolimento permanente, ad una riduzione del movimento e ad un deficit dell’arto e della mano.

Mentre gli agenti iniziavano a raccogliere le prime testimonianze dei vicini e a cercare di contattare il proprietario della casa, era arrivato l’inquilino, un cittadino italiano che li faceva entrare nell’appartamento, da dove però erano già usciti tutti. Aveva spiegato dunque di condividerlo con un ragazzo tunisino, ma che era all’oscuro di quanto fosse avvenuto perché era stato al lavoro tutto il giorno.

E’ stata allora avviata un’indagine da parte degli investigatori della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni, e grazie ad altre testimonianze si è arrivati all’identificazione di alcuni cittadini tunisini presenti nell’appartamento al momento del drammatico evento. Attraverso accertamenti, effettuati anche tramite i social network, la Polizia di Stato, è arrivava ad identificare due giovani, i presunti aggressori: un tunisino di 36 anni, titolare di un permesso scaduto di validità per asilo politico e un 25enne tunisino, coniugato con cittadina italiana ma di origini tunisine, con precedenti per spaccio.

Il giorno successivo, il ferito, rivelatosi poi essere un tunisino di 19 anni, con una richiesta pendente di permesso di soggiorno per protezione internazionale e con precedenti per spaccio, è stato sentito dalla Squadra Mobile, alla quale ha raccontato la sua versione dei fatti: il ragazzo ha detto che quella sera si trovava in casa con altre persone a giocare alla Play Station, casa che condivideva anche con un suo connazionale, quando questi è uscito, dicendo che sarebbe andato a comprare le sigarette. Poco dopo, l’amico è rientrato in casa, accompagnato da altre persone, che l’avevano aggredito con violenza e uno di loro aveva estratto dai pantaloni un grosso coltello e lo aveva colpito al braccio, mentre un altro gli aveva spruzzato dello spray urticante agli occhi. In qualche modo era però riuscito a fuggire, con il braccio sanguinante, raggiungendo Piazza Dalmazia, dove aveva chiesto aiuto.

La vittima ha detto agli investigatori di conoscere i suoi aggressori (riconosciuti anche nell’album fotografico mostratigli) e di essere a conoscenza del fatto che loro non volevano che lui sia a Terni perché sanno che parla male di loro; il ragazzo ha riconosciuto anche dei coltelli sequestrati nella casa, tenuti in mano dagli aggressori ma non utilizzati, mentre il lungo coltello, con la lama di almeno 50 cm, non è stato ancora ritrovato dagli operatori.

Le successive indagini sulle tracce degli aggressori hanno portato gli investigatori nei giorni scorsi anche a Roma, dove i controlli sono stati eseguiti con l’ausilio della locale Squadra Mobile, per poi tornare sabato sera, 10 febbraio, di nuovo a Terni, dove i due sono stati arrestati, come da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Terni venerdì 9 febbraio, su richiesta della Procura della Repubblica.

Gli agenti della Mobile hanno effettuato un servizio di appostamento e pedinamento nei confronti della moglie del 25enne, che li ha portati direttamente sul luogo dove ha incontrato i due e li ha fatti salire in auto, alla periferia della città. Nonostante l’alt intimato dalla Polizia di Stato, la donna alla guida non si è fermata, ma anzi ha proseguito la corsa, andando a sbattere contro l’auto degli agenti della Squadra Mobile che nel frattempo l’avevano sorpassata, causando lesioni ad uno di loro giudicate guaribili in 7 giorni. Nell’auto, nella disponibilità della donna, è stato trovato un coltello, mentre un altro è stato rinvenuto addosso al marito; il terzo tunisino invece è stato trovato in possesso di una tessera sanitaria di cui ne era stato denunciato il furto, avvenuto la stessa sera nell’appartamento dove era successa l’aggressione.

I tre sono stati portati in questura, dove i due uomini sono stati arrestati per lesioni aggravate. La donna invece è stata denunciata insieme al marito per possesso di armi o di oggetti atti ad offendere e l’altro uomo per ricettazione. Una denuncia per detenzione ai fini di spaccio è scattata anche per la vittima, in quanto, in ospedale, dai vestiti sono saltati fuori 9 involucri, contenenti cocaina per oltre 7 grammi.

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