Chiesti 4 anni di reclusione nel processo con rito abbreviato nei confronti del 23enne marocchino che il 23 novembre scorso accoltellò al volto e al torace un giovane fuori dal McDonald’s di via Cortonese.
Per il sostituto procuratore Mario Formisano solo per circostanze non attribuibili alla volontà dell’aggressore le coltellate non si sono rivelate mortali. Secondo la ricostruzione fatta, il 23enne di origine marocchina, dopo una lite, avrebbe estratto un coltello, colpendo l’altro al volto e poi, una volta a terra, sferrandogli altri fendenti all’addome. Il giovane ferito, soccorso e trasportato in ospedale, se l’è cavata con una prognosi di 30 giorni.
Il giovane ferito era intervenuto per difendere un amico omosessuale. Cosa che aveva lasciato ipotizzare l’aggravante dell’omofobia. Accusa che l’imputato ha sempre respinto. Ed anche il pm ha deciso, alla luce di quanto emerso nelle indagini, che il giovane è stato aggredito non perché amico di un omosessuale. Per questo, con il rito abbreviato, è stata chiesta una condanna di 4 anni di reclusione per tentato omicidio.
La prossima udienza è fissata per il 6 maggio, giorno in cui potrebbe anche arrivare la sentenza.