La Comunanza Agraria non si arrende dopo la sentenza del Consiglio di Stato e rilancia "Difformità edilizie a danno della comunità", giovedì 8 luglio iniziativa per "toccare con mano abusi e falsità"
Nonostante la recente sentenza del Consiglio di Stato – che rende legittima la proroga della concessione emungimenti – la Comunanza Agraria Appennino Gualdese continua la sua battaglia ribadendo la presenza di “un abusivismo grave e diffuso in tutta la valle del Fonno”.
“Le opere murarie a copertura dei pozzi di emungimento Rocchetta – ha dichiarato l’Ente montano – sono state confermate abusive e i tentativi di sanatorie ambientali ed edilizie operati dal Comune di Gualdo Tadino considerati illegittimi. Il Consiglio di Stato ha altresì condannato in solido il Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta al rimborso spese processuali in favore della Comunanza. La Magistratura ha richiesto anche ulteriori valutazioni sui temi in cui in questi anni gli Enti Pubblici non sono mai stati in grado di rilasciare qualsivoglia procedimento autorizzativo”.
“Queste abusività conclamate – continua la Comunanza – vanno a sommarsi ad abusi e difformità edilizie che si sono palesati con l’alluvione del 2013, tuttora mai sanate nonostante gli obblighi di legge. Tutto questo, da decenni, senza le dovute tutele della risorsa acqua (contatori alla sorgente, studio di bacino, studio del deflusso minimo vitale…) e a danno della comunità gualdese che è proprietaria di luoghi e corpi idrici, e che continua ad essere beatamente ignorata e a vedere i suoi beni espropriati, benché inespropriabili“.
La Comunanza dice poi di aver appreso dai media l’intenzione di Comune, Regione e Rocchetta di “abbattere il ristorante storico e il grottino, con il divieto di transito all’interno della valle e la demolizione del sentiero del fontanile di Capetella per far passare di nuovo tubazioni private“. “Tutto come nulla fosse – aggiungono –: il disastro ambientale, gli abusi edilizi, i sequestri, la legge, la comunità proprietaria. Non ci siamo mai piegati, né mai ci piegheremo ai soprusi che politica e interessi privati stanno perpetrando da decenni nei nostri territori invece di cercare soluzioni nel rispetto dei diritti di tutti. Continueremo sempre a batterci per il rispetto della legge e la tutela della nostra preziosa risorsa, dalla quale dipende la vita nostra e delle generazioni a venire”.
La Comunanza Agraria ha poi annunciato una passeggiata “alla scoperta delle tubazioni che avrebbero reso operativo il pozzo R6 in tutti questi anni, che in realtà non sono mai esistite, ma la cui presunzione di esistenza contenuta in una sentenza consentirà la devastazione di tutta l’area di Campetella e l’emunzione forzata da un nuovo, profondissimo pozzo”.
L’iniziativa – chiamata “Alla scoperta dell’inesistente”, avrà luogo giovedì 8 luglio dalle ore 16.30. L’invito è esteso a tutti i gualdesi “che hanno a cuore il proprio territorio”. Il programma prevede proprio l’arrivo al pozzo R6. “I partecipanti – sottolineano – potranno lasciare le auto nel parcheggio della Rocca Flea. Trattandosi di un sentiero di montagna è necessario abbigliamento consono all’escursione, con scarpe da trekking. Per quanti non conoscono il sentiero, assicuriamo la scoperta di un ambiente naturale particolarmente suggestivo che conduce alle fonti storiche della Rocchetta”.