Sarà Villa Fidelia di Spello a fare da cornice all’unico Festival Europeo Fotografia Sociale e Terapeutica, che approda in Umbria – dopo l’edizione toscana di Piombino – grazie alla collaborazione con la Provincia di Perugia. Il “Social Photo Fest” – otto giorni di mostre fotografiche, workshop ed eventi – avrà luogo dal 10 al 18 novembre. Due le articolazioni della manifestazione che corrispondono alle due diverse declinazioni di “fotografia sociale”: fotografia intesa come denuncia e riflessione e fotografia come terapia, come mezzo per dare voce a chi spesso viene dimenticato dalla nostra società. La natura sociale del festival sarà rappresentata da mostre di fotografi che utilizzano la fotografia per raccontare storie (piccole o grandi che siano) che fanno riflettere, comunicare, comprendere, esplorare. Molto ricca la sezione dedicata alla fotografia terapeutica/fototerapia, con workshop, incontri pubblici, una giornata di studio che sarà l’occasione per confrontare esperienze, approcci e metodologie di una disciplina in costante evoluzione, mostre. Con il termine di Foto-Terapia si intendono tutti quegli interventi terapeutici nel corso dei quali uno psicoterapeuta, o un arte-terapeuta, utilizzano la fotografia per aiutare un paziente a risolvere un proprio problema. Con il termine Fotografia Terapeutica, si intendono invece tutti quegli interventi, più spesso messi in atto da persone che non sono terapeuti, miranti ad utilizzare la fotografia a scopi esplorativi, di auto-indagine, o di auto-consapevolezza. Con queste modalità, da qualche anno, la fotografia si è conquistata un posto di tutto rispetto nell’ambito dell’arte terapia, caratterizzandosi come un mezzo espressivo potente e di facile utilizzo, che si sta rapidamente diffondendo anche in Italia. Il Festival ospiterà quindi Judy Weiser, psicologa di fama internazionale, fondatrice del PhotoTherapy Centre di Vancouver (Canada) e uno dei massimi esponenti mondiale di fototerapia; Cristina Nunez, artista e fotografa spagnola che ha elaborato il metodo The Self-Portrait Experience®; PhotoVoice, gruppo britannico che utilizza innovative tecniche di fotografia partecipativa all’interno di comunità svantaggiate; PSYForte Center, gruppo russo composto da foto terapeuti, psicologi, artisti che usano metodi innovativi basati su tecniche di fototerapia, fotografia terapeutica, videoterapia, digital storytelling; Sabine Korth, fotografa, artista, specializzata nel fotomontaggio. Con il suo metodo “FreeTransform” rielabora gli album di famiglia; Anna Fabroni, giovane artista italiana che, partendo da una esperienza personale, ha strutturato un metodo che utilizza l’autoritratto come modalità di indagine introspettiva. “Grazie a questo evento – ha commentato l'assessore provinciale alla Cultura, Donatella Porzi – ci riproponiamo al grande pubblico con un evento in cui la fotografia è terapia e al tempo stesso denuncia sociale e strumento di comunicazione anche per soggetti svantaggiati o emarginati. La scelta di svolgere la manifestazione a Villa Fidelia conferma ancora una volta come l’Ente sia fortemente interessato alla valorizzazione di questo contenitore culturale”.
A Spello il Festival Europeo della fotografia sociale e terapeutica
Mer, 07/11/2012 - 15:19