Se a Foligno, attraversando a piedi o in bicicletta il Ponte di Porta Firenze, ci si ferma a guardare il fiume Topino, è molto probabile che lo si faccia per sbirciare con curiosità e divertimento la vita delle papere, anatre e oche che occupano in gran numero quella che i folignati chiamano la “spiaggetta – appunto – delle papere”, posta sotto il ponte di viale Firenze. Se, invece, passando per il Ponte della Vittoria, vale a dire in viale 4 novembre, ci si ferma – o si tira via, dipende dai punti di vista – a guardare quel fiume che gli umbri chiamavano anticamente Supunna, lo si fa per osservare con sincero disgusto tutta quella spazzatura che, ormai da giorni, occupa la sponda fluviale adiacente via Lombardia e il parcheggio dell’area dell’ex zuccherificio.
Cartacce, fazzoletti, lattine, bottiglie, bric e buste di plastica: sono questi i rifiuti più gettonati abbandonati sulla riva di quel “Tupino” che Dante Alighieri citò addirittura nell’XI canto del “Paradiso” della “Divina Commedia”. Chissà che ne scriverebbe e come ne parlerebbe ora il Sommo Poeta. Forse era meglio quando c'erano in bella vista le macerie dell’ex zuccherificio!
(Eli. Pan.)
© Riproduzione riservata
A PONTE DELLA VITTORIA I RIFIUTI INVADONO LA SPONDA DEL FIUME TOPINO (Foto TO®)
Gio, 07/07/2011 - 09:03