Riaprirà lunedì 29 giugno lo sportello unico integrato, dopo la settimana di aggiornamento per il personale di Comune di Foligno e Provincia di Perugia che gestiranno in modo integrato, nell’ufficio di piazza della Repubblica, le attività di informazione e servizio.
“Si tratta di una novità per l’Umbria – ha detto la dirigente dell’area diritti di cittadinanza del Comune di Foligno, Annarita Astri – in un momento di difficoltà per gli enti locali a livello di disponibilità di risorse umane ed economico-finanziarie. In questo modo la condivisione di obiettivi comuni ha lo scopo di ottimizzare le dotazioni a disposizione nonché di facilitare ai cittadini l’accesso ai servizi ed alle informazioni”.
Lo sportello unico integrato si potrà avvalere complessivamente di sei addetti, tre della Provincia di Perugia e tre del Comune di Foligno.
La sede, in piazza della Repubblica, è stata messa a punto anche con una sala per l’attesa dei cittadini. La Provincia garantirà una pagina facebook e sarà attivo prossimamente anche un numero verde a disposizione dei cittadini. L’assessore al personale del Comune di Foligno, Silvia Stancati, ha posto l’accento sul fatto che “lo sportello a Foligno ha sempre rappresentato il punto di riferimento per l’accoglienza dei cittadini. L’obiettivo dell’integrazione è stato centrato. Avrei preferito, a livello politico, che ci fosse la condivisione all’unanimità di questo provvedimento, passato solo a maggioranza. Esprimo rammarico per questo fatto”.
Nando Mismetti, nella sua veste di presidente della Provincia di Perugia, ha sottolineato “sono particolarmente contento per l’avvio di questo servizio integrato. Si tratta di un primo passo di un percorso a tappe e spero che anche negli altri Comuni si proceda in questa direzione. La nuova funzione della Provincia è di supporto ai Comuni e in questi mesi ho potuto apprezzare la preparazione e la professionalità del personale. La Provincia sta vivendo momenti difficili e per questo motivo ho convocato una conferenza stampa per domani per dare un messaggio ai dipendenti, in attesa che vengano ben definite le risorse, a livello nazionale, per le Province”.
