Luca Biribanti
E’ una sentenza destinata a far discutere, e con ogni probabilità ad animare le Aule di giustizia dei gradi superiori, quella pronunciata questo pomeriggio dalla Corte d’Assise di Terni nei confronti dei 4 spoletini finiti nell’inchiesta dei Ros ribattezzata ‘Brushwood’. Per l’accusa erano tutti colpevoli di aver fatto parte di una associazione di stampo eversivo (da 6 a 9 anni le richieste di condanna del pm Manuela Comodi), per la Corte qualcosa di diverso, tanto che due posizioni, quelle di Dario Polinori e Damiano Corrias sono state stralciate “non avendo commesso il fatto” (sono stati condannati a 1 anno ciascuno per altri reati). Confermato invece il coinvolgimento per Michele Fabiani (3 anni e 8 mesi) e Andrea Di Nucci (2 anni e 6 mesi) di aver fatto parte di una cellula “anarco-insurrezionalista”. A loro viene imputata la lettera minatoria, contenente due proiettili, recapitata nell’estate 2007 all’ex governatrice Maria Rita Lorenzetti, al danneggiamento in due cantieri dello spoletino (al quale ha preso parte per i giudici Polinori) e ad alcune scritte ingiuriose nei confronti dell’ex sindaco Massimo Brunini e di un maresciallo dei carabinieri (al quale ha preso parte Corrias). Bisognerà ora attendere le motivazioni della sentenza alla quale è probabile che i legali faranno appello. “Una sentenza ingiusta con la quale sono state condannate più le idee che i fatti ha detto l'avvocato Carmelo Parente, legale del Fabiani, “di sicuro non c'è nessuna associazione terroristica, visto che due degli imputati sono stati assolti. Per l’appello c’è tempo e comunque dovrò parlarne con il mio assistito”.
Tutto gravita intorno alla interpretazione dell’art. 270bis del codice penale, che per le associazioni di terrorismo non prevede un minimo di partecipanti, come invece previsto per l’associazione a delinquere (almeno 3). E’ però anche vero, come sostengono i legali, che solo una sentenza della Cassazione, in occasione di un altro processo, ha stabilito che anche due persone sono sufficienti a poter costituire una associazione di stampo eversivo. Ma, dall’altra parte, ci sono molte altre sentenze della Suprema Corte che hanno comunque richiamato il principio della partecipazione di almeno 3 persone.
“Sono abbastanza soddisfatto della sentenza che registra consistenti riduzioni rispetto a quanto chiesto dall’accusa” dice l’'avvocato Andrea Moroni, difensore di Andrea Di Nucci. Non completamente soddisfatto il difensore di Damiano Corrias, l’avvocato Paolo Feliziani che si è “riservato di leggere le motivazioni” anche se non ha nascosto qualche perplessità rispetto all’impianto accusatorio che “ha retto”. Soddisfatti della sentenza gli avvocati Francesco Falcinelli e Valia Fedeli (Polinori): “è stata riconosciuta la completa estraneità del nostro assistito all’associazione terroristica. La condanna riguarda un episodio di danneggiamento comune, scevro da qualsiasi collegamento con finalità terroristiche”.
(Aggiornamento h 23.52)
—————————
La Corte di Assisi di Terni ha pronunciato poco fa la sentenza con cui ha condannato i 4 giovani spoletini protagonisti della nota inchiesta denominata “Brushwood” . Queste di seguito le 4 condanne inflitte: Michele Fabiani, 3 anni e 8 mesi e Andrea Di Nucci, 2 anni e 6 mesi, per avere fatto parte di una cellula di ispirazione “anarco-insurrezionalista” denominata Coop-Fai. Dario Polinori e Damiano Corrias 1 anno ciascuno. Polinori e Corrias sono invece stati assolti ( per non aver commesso il fatto) dall'accusa di aver fatto parte della cellula terroristica. Per loro la pena è sospesa. I pm, la dottoressa Manuela Comodi, aveva chiesto 9 anni di reclusione per Michele Fabiani (accusato di aver costituito la presunta cellula) mentre per gli altri tre, responsabili di averne fatto parte, è stata avanzata la richiesta di 8 anni (Andrea Di Nucci) e 6 anni ciascuno per Dario Polinori e Damiano Corrias.
(Modificato h 18,38)
© Riproduzione riservata