PRESENTATO IN REGIONE IL DOCUMENTO DI INDIRIZZO TRIENNALE PER IL TURISMO DELL' UMBRIA - Tuttoggi.info

PRESENTATO IN REGIONE IL DOCUMENTO DI INDIRIZZO TRIENNALE PER IL TURISMO DELL' UMBRIA

Redazione

PRESENTATO IN REGIONE IL DOCUMENTO DI INDIRIZZO TRIENNALE PER IL TURISMO DELL' UMBRIA

Ven, 15/04/2011 - 15:48

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Operare il salto di qualità del sistema turistico dell’Umbria, per agganciare la ripresa che qua e là si sta manifestando sul territorio e per rispondere a nuovi bisogni con nuovi prodotti turistici, così da accresce l’offerta e la valorizzazione delle risorse locali in favore di una maggiore competitività: è quanto si propone il secondo Documento di indirizzo triennale per il turismo dell’Umbria che è stato illustrato, stamani, dall’assessore regionale al turismo ai soggetti presenti al Tavolo tematico previsto nell’ambito dell’Alleanza per lo sviluppo dell’Umbria con l’idea di fare dell’Umbria “un laboratorio di progetti di innovazione che ne rafforzino la connotazione di Cuore verde d’Italia e di luogo dell’eccellenza del vivere moderno”. Si tratta della prima riunione del tavolo “risorsa Umbria” – a cui hanno partecipato anche il coordinatore regionale al turismo Ciro Becchetti e la dirigente del servizio turismo della Regione Antonella Tiranti – di cui il settore turistico è elemento fondamentale – ha sottolineato l’assessore. È per questo che l’amplia filiera che ruota attorno ad esso è stata individuata nel Programma di legislatura regionale e nel Documento annuale di programmazione come seconda gamba dello sviluppo dell’Umbria. Con questo Piano – ha aggiunto – vengono sistematizzate alcune idee che sono emerse nel corso del Think Thank che si è tenuto lo scorso anno a Todi e durante gli incontro con i diversi soggetti interessati.
Il documento, che orienta le politiche regionali in materia da qui al 2013 e che tiene conto di un contesto congiunturale radicalmente diverso dal precedente, parte da una nuova filosofia: l’“arte di vivere” in Umbria è da scoprire e condividere, e quindi le attività di promozione, qualificazione, organizzazione e sviluppo del settore turistico devono tendere sinergicamente a costruire l’“esperienza Umbria”, instaurando una sorta di empatia tra domanda e offerta.
Un approccio innovativo, nell’ambito del quale diventano significative anche le nuove forme di comunicazione generate dagli stessi consumatori, tra cui il cosiddetto turismo 2.0, che hanno dato luogo al capovolgimento dei flussi informativi con clienti e utenti. L’affermazione del web sociale – si legge nel documento – porta al progressivo spostamento da un mercato di massa verso una “massa di mercati di nicchia”, dove l’Umbria ha possibilità concrete di posizionarsi.
Da qui la scelta di realizzare offerte tematiche di qualità che identifichino l’Umbria, nel contesto nazionale ed europeo, come leader di settore, e di rafforzare la conoscenza e la “desiderabilità” della regione come meta turistica prestigiosa, connotata da qualità e autenticità. Articolando le proposte anche nell’ambito degli itinerari culturali “minori”, enogastronomici, dei prodotti del wellness, fino a quelli musicali, del cineturismo, delle grandi mostre e manifestazioni culturali, o legati alla green economy attraverso iniziative all’insegna della sostenibilità. Il percorso scelto è quello di sostenere la promozione integrata e migliorare la comunicazione, rafforzando e reinterpretando l’immagine dell’Umbria “cuore verde” nel segno della sostenibilità ambientale, scelta che sottende le azioni di sviluppo della Regione.
Il documento tiene conto anche degli elementi di contesto per l’attuazione degli interventi: dalle infrastrutture, a cominciare dai nuovi collegamenti nazionali e europei dell’aeroporto regionale, alla “rigorosa tenuta dei caratteri distintivi del paesaggio urbano e rurale dell’Umbria”, anche in funzione della sostenibilità economica ed ambientale delle attività, alla valorizzazione dei “centri storici”.
Sul piano istituzionale e organizzativo si adeguerà la strumentazione promozionale dell’Umbria. Nei prossimi mesi verrà verificata la fattibilità di un progetto per la istituzione di una Agenzia unitaria regionale. Un organismo specifico – ha annunciato l’assessore – caratterizzato da elevate professionalità, capace di raggiungere economie di scala nelle attività di promozione. Proseguirà inoltre il rifacimento del portale regionale del turismo e verranno avviate azioni di comunicazione nella fase del web 2.0 e quindi del viral marketing, sperimentando modalità di relazione con le differenti community che caratterizzano sempre di più il mondo dei viaggiatori. Inoltre si procederà all’ulteriore specializzazione dell’Osservatorio sul turismo, “una best practice in ambito nazionale ed europeo riconosciuta dal Forum internazionale sulle statistiche sul turismo di Lisbona”, e verso una maggiore informazione e formazione degli operatori. Si continuerà inoltre a lavorare sulla qualità dell’accoglienza e si affronterà la questione delle imprese agrituristiche oggi – secondo l’assessore – caratterizzate da una grande dilatazione dell’offerta, che rischia di diventare elemento di fragilità per l’intero sistema.
Per quanto riguarda la risorse, è stato evidenziato che anche per i prossimi anni non si potrà contare su budget pubblici significativi per il turismo. Come per il triennio precedente, le risorse a sostegno delle politiche di sviluppo turistico sono condizionate dagli andamenti della finanza nazionale. Restano ferme tutte le altre condizioni. In particolare, con il POR FERS 2007-2013 è possibile immaginare cofinanziamenti di interventi sulle risorse (ambiente e cultura), ma non sulla ricettività. Per quest’ultima, la possibilità più rilevante rimane – si legge nel documento – l’offerta FAS, con le caratteristiche già previste dal Piano attuativo regionale approvato dal CIPE, che però non ha ancora dato il via libera ai finanziamenti. Più concreta è la possibilità di accedere nel 2011 alle risorse della Finanziaria 2006 per circa 3 milioni di euro, a sostegno di tre grandi progetti che sviluppino tutti gli elementi dell’offerta turistica. Il programma regionale può inoltre articolarsi attorno a due progetti interregionali. Il primo per promuovere il cosiddetto turismo attivo, sostenibile, che costituisce il comune denominatore delle tematiche TAC II; il secondo sulla innovazione tecnologica ed organizzativa, soprattutto in ambito della promozione e commercializzazione.
Il 2008 e il 2009 sono stati anni difficili per il turismo, su cui hanno pesato le conseguenze negative della crisi economica internazionale e i tagli sostanziali apportati dal governo nazionale, ma, pur non potendo ancora affermare di essere usciti dalla crisi, alcuni segnali di ripresa, registrati soprattutto nel 2010, fanno ben sperare per un definitivo miglioramento a partire dal 2011.
In particolare, nel 2009 le strutture ricettive umbre hanno complessivamente dichiarato 1.977.085 arrivi con una diminuzione del – 7,87% rispetto al 2008 e 5.624.744 presenze con una diminuzione del – 6,80% rispetto al 2008. L’affluenza dei turisti è stata diversa nei singoli comprensori turistici in cui, nel corso dell’anno, si sono registrate mensilmente anche percentuali positive. Nel 2010, dai dati sui flussi turistici comunicati dalle strutture ricettive umbre emerge con chiarezza come la situazione stia migliorando. Le strutture hanno dichiarato 2.060.956 arrivi e 5.698.208 presenze con incrementi rispetto al 2009 sia negli arrivi che nelle presenze pari, rispettivamente, al +4,24% e +1,31 per cento. Lazio, Campania e Lombardia si confermano le regioni da cui provengono il maggior numero di turisti interni. Per quanto riguarda i flussi stranieri, a confermarsi ai primi posti sono Paesi Bassi e Germania, pur registrando una diminuzione degli arrivi e delle presenze, mentre al terzo posto tornano i turisti dagli USA (+16,33% e +18,93%).
Fra le prime 15 posizioni, incremento medio di circa il +3,0% dei turisti dal Regno Unito; sostanziale aumento dei turisti dall'Austria (+14,30% e +17,21%) e dal Canada +19,24% e +15,58%). Notevole l'incremento dei turisti dall'Australia (+49,63% e +56,22%) e dalla Cina (+55,76% e +38,68%).
Con riferimento alla permanenza media dei turisti, dal 2000 al 2009, si registra un trend in aumento della durata del soggiorno dei turisti stranieri, che passa dai 3 giorni del 2000 ai 3,6 giorni del 2009 e al 3,5 del 2010, mentre diminuisce la durata del soggiorno dei turisti italiani, che passa dai 2,8 giorni del 2000 ai 2,6 giorni del 2009 e ai 2,5 del 2010.
Rispetto ai principali mercati per l’Umbria, si conferma che quello interno continua ad essere il più consistente. Nel 2009 ha rappresentato circa il 66% del totale delle presenze turistiche e il 73,5% degli arrivi. Le tre regioni italiane che generano i maggiori flussi turistici sono il Lazio, la Campania e la Lombardia, seguite dalla componente umbra e, quindi, da Puglia, Toscana e Veneto.
Per quanto riguarda il mercato straniero, le principali correnti internazionali sono rappresentate dai Paesi Bassi, Germania, Belgio, Stati Uniti d’America, Regno Unito e Francia.
L’offerta turistica regionale continua costantemente ad aumentare, in misura maggiore tra le tipologie extralberghiere e, dal 2000 al 2009, si è registrato un incremento nel settore alberghiero del +13,37% nel numero di esercizi e del +18,38% di posti letto, mentre nel settore extralberghiero l’incremento è stato addirittura del +153,33% nel numero di esercizi e del +72,60% nei posti letto. Il trend di crescita si è confermato nel 2010, quando si è arrivati a un totale di 4106 strutture (3532 extralberghiere e 574 alberghiere), per complessivi 89800 posti letto (di cui 60345 nell’extralberghiero e 29455 nell’alberghiero).

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