Successo per la Personale di Esmeralda, domenica 29 evento di chiusura | Foto - Tuttoggi.info

Successo per la Personale di Esmeralda, domenica 29 evento di chiusura | Foto

Redazione

Successo per la Personale di Esmeralda, domenica 29 evento di chiusura | Foto

Ven, 20/09/2024 - 15:18

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Sta per volgere al termine la mostra personale di Esmeralda, la poliedrica artista che in questi mesi ha “colorato” con la propria arte il borgo di Scheggino, una delle perle della Valnerina.

L’appuntamento, ribattezzato per l’occasione “Finissage”, è per domenica 29 settembre presso lo Spazio Arte Valcasana con inizio alle 15,30. Durante l’evento la pittrice donerà un’opera alla comunità di Scheggino in segno di riconoscenza e simpatia che sarà consegnato nelle mani del sindaco Fabio Dettori.

Migliaia i visitatori che in questi mesi hanno fatto visita alla mostra potendo apprezzare le tante opere esposte e che dimostra la capacità di Esmeralda di trasformare qualunque oggetto e materiale in arte.

Nello Spazio Arte Valcasana, infatti, sono presenti non solo le tele dell’artista ma cassapanche, cornice, borse, ventagli, tavoli, capelli, zaini, lampade e altre decine di oggetti in cui sono impresse le donne di Esmeralda. Inclusi capi di abbigliamento realizzazioni insieme a Luisella Vichi dell’atelier spoletino.

Da sempre l’attenzione della pittrice spoletina è centrata sullo studio dei volti e dei corpi delle donne africane, con i loro lineamenti ora dolci, ora marcati, i colori dei costumi tradizionali alternati a quelli della Pace, dei paesaggi africani.

Una immersione totale, attraverso i tratti gentili delle donne del continente più bello (e sfortunato) del Pianeta, quello che non a caso è capace di smuovere l’animo, di creare il “mal d’Africa”.

Figure e colori che hanno conquistato il pubblico di Parigi, New York, Barcellona, ovviamente Spoleto (dove vive e realizza la maggior parte delle proprie opere) che hanno ospitato nel tempo le mostre di Esmeralda.

Ogni figura, ogni volto traduce le emozioni del momento, sono la mia vita che scorre e che faccio scorrere grazie ai pennelli, ai colori” commenta Esmeralda “ogni creazione è esattamente il mio stato d’animo in quel preciso momento. Sono grata a Scheggino per questa opportunità, pur vivendo a pochi chilometri ho scoperto una comunità eccezionale”.

Un rapporto, quello con i residenti e i tanti turisti che è durato per tutta l’estate: dagli appuntamenti per i più piccini per avvicinarli all’arte alle performance live ai i concertini jazz ai 6 murales creati lungo il perimetro del Museo del tartufo.

Colori e note che si sono fusi con il fragore del Nera che attraversa la cittadina.

Ad invitare Esmeralda a Scheggino è stato il direttore artistico di Diamante Nero, Massimo Zamponi, che si è detto entusiasta dell’iniziativa e del successo conseguito dalla mostra.

Subito dopo l’evento di chiusura, l’artista partirà alla volta della Spagna per una nuova esposizione. Continua così la fortunata carriera artistica di questa pittrice partita da Spoleto, grazie all’incontro con l’indimenticato Maestro Gian Carlo Menotti che la incitò a proseguire nella pittura.

Una passione che spesso Esmeralda ha messo al servizio anche della collettività, come dimostrano i murales di Scheggino come di Spoleto.

Uno in particolare è impresso nella mente e nel cuore di molti: il maxi dipinto realizzato nella scuola Sordini (oggi in fase di ricostruzione per i danni causati dal sisma del 2016), dedicato appunto al famoso storico e archeologo spoletino. Un murales di 5 metri per 3 (nella photogallery) in cui, oltre al ritratto di Sordini e alle immancabili donne di Esmeralda, sono rappresentate alcune delle scoperte più importanti dell’archeologo. Non solo, nelle sezioni colorate dell’affresco compaiono i numeri da 1 a 24: ognuno indica un sito scoperto e puntualmente descritto sulle colonne antistanti il dipinto. Una sorta di “gioco” per gli studenti della primaria invogliati così a ripercorrere il prezioso lavoro svolto che portò a rinvenire luoghi unici come, solo per fare un esempio, il Teatro romano, il Ponte sanguinario, la Lex spoletina, la Casa romana,il tempio romano accanto all’Arco di Druso. Sarebbe bello che a fine lavori l’artista venga richiamata a riprodurre quello che è un vero e proprio tributo, unico nel suo genere, a un Grande della città di Spoleto.

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