Il San Giovanni Battista di Foligno è tra i 70 ospedali italiani “a misura di donna” dove domani, 20 ottobre 2010, le donne potranno sottoporsi a visite ed esami gratuiti per la prevenzione dell'osteoporosi. L'Open Day è stato organizzato nei centri premiati con il Bollino Rosa dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da.) in occasione della Giornata Mondiale sull'osteoporosi. La Main Street dell'Ospedale di Foligno sarà il centro dell'iniziativa dove le donne potranno incontrare gli specialisti, sottoporsi a test gratuiti e ricevere informazioni sull'importanza della prevenzione per combattere questa patologia. Secondo il 60% delle donne italiane, infatti, l'osteoporosi è una conseguenza ineluttabile dell'età che avanza, senza prendere in considerazione che invece dipende dal proprio stile di vita e in particolare dalla dieta e dall'attività fisica. Solo il 50% conosce il ruolo fondamentale della vitamina D per la salute delle ossa e sa che l'esposizione al sole ne stimola la produzione. Va meglio solo per l'importanza del calcio: 9 donne su 10 sanno che si trova nel latte e nei suoi derivati. Ma il dato più allarmante è che non esiste alcuna consapevolezza riguardo alla possibilità di svolgere una corretta prevenzione sia della malattia in età giovanile che delle fratture in età avanzata. Solo una esigua minoranza (18%) sa che l'osteoporosi si previene, invece, fin da bambini e che l'accumulo di calcio e vitamina D insieme all'attività fisica regolare a questa età è fondamentale per costituire ossa forti. Mentre l'80% dichiara che il momento per iniziare a prevenire la malattia è durante la menopausa o, addirittura, dopo una frattura, quando ormai è troppo tardi. “Questa iniziativa in cui i ‘nostri' ospedali premiati con i bollini rosa offriranno servizi di prevenzione gratuiti – spiega Francesca Merzagora, presidente di O.N.Da – è solo un primo passo per sensibilizzare le donne, in particolare le mamme e le figlie, ad un corretto stile di vita adatto alla prevenzione dell'osteoporosi. Una malattia al ‘femminile', perché è nelle donne che l'apporto di calcio è più importante, dal momento che già intorno ai 40 anni inizia il consumo di ciò che si è accumulato in gioventù. E al momento della menopausa il rischio di frattura aumenta in modo esponenziale se non si è seguita una corretta prevenzione”.