Inizieranno nel mese di settembre i lavori di demolizione e successiva completa ricostruzione della nuova scuola primaria Rugini di San Martino in Campo, che ospiterà nella moderna struttura, anche i ragazzi della sede distaccata di Santa Maria Rossa.
Il Comune di Perugia, come comunicato da tempo, ha ottenuto per l’opera un finanziamento nell’ambito del Pnrr pari a circa 3,7 milioni di euro. Il nuovo edificio di via Rita sarà dotato di classi ampie e ben illuminate, spazi per la refezione, l’attività motoria e laboratori, oltre ad una piccola biblioteca. Per consentire l’effettuazione dei lavori necessari l’Amministrazione comunale di Perugia ha individuato, in assenza nella frazione di San Martino in Campo di altri locali comunali idonei per l’uso scolastico, nella struttura in cui ha sede l’Oratorio “Giampiero Morettini” di proprietà della Parrocchia il luogo adatto per trasferire i ragazzi della primaria dal prossimo mese di settembre.
A tal proposito la giunta, su proposta dell’assessore al bilancio e patrimonio Cristina Bertinelli, ha deciso di acquisire in locazione temporanea, per il periodo intercorrente per la completa realizzazione del nuovo edificio scolastico, i suddetti locali dell’oratorio. “Il progetto per la realizzazione del nuovo plesso di San Martino in Campo – commenta l’assessore Cristina Bertinelli – è strategico perché consentirà di dotare l’area di una nuova scuola innovativa e sicura oltre che dotata di tutti i confort e servizi necessari per favorire l’attività educativa e formativa dei nostri ragazzi. Nel periodo di effettuazione dei lavori abbiamo quindi deciso di acquisire dalla parrocchia in locazione temporanea i vicini locali dell’oratorio di San Martino in Campo che si adattano al bisogno. Alcuni locali, in accordo con la dirigenza dell’I.C. Perugia 9, al di fuori degli orari scolastici continueranno ad ospitare le attività dell’Oratorio consentendo così il prosieguo di un percorso sinergico educativo (didattico e spirituale) che caratterizza la vita della frazione e l’opportuna continuità dal punto di vista sociale ed aggregativo”.