E’ stato condannato ad un anno di reclusione F.V., il 54enne che ieri sera ha aggredito un vicino di casa e un agente del commissariato che era corso in suo aiuto. La sentenza è stata emessa pochi minuti fa dal Tribunale di Spoleto (giudice Laudenzi). L’uomo, che ha patteggiato la pena, è stato quindi rimesso in libertà con la misura cautelare dell'obbligo di presentazione in Commissariato 2 volte al giorno e il divieto di uscire la notte. (aggiornato alle 14,34)
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Alle rimostranze del vicino di casa, che lo aveva pizzicato mentre gli rigava l’auto, ha risposto con pugni e calci. Non contento ha preso una sbarra e si è scagliato contro un agente del commissariato che era intervenuto per farlo calmare. L’ha combinata di nuovo grossa Francesco V., 55 anni, dipendente della Vus, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, originario del sud Italia, ma da anni residente nella città del festival, si trovava sotto la propria abitazione, in Via Visso, quando ha visto arrivare l’auto del vicino. Ha atteso qualche istante, giusto il tempo che il proprietario del mezzo si allontanasse, dopodichè gli ha cominciato a rigare l’auto con un punteruolo di ferro. Il vicino però, che nel frattempo si era fermato a parlare con un poliziotto che non si trovava in quel momento in servizio, ha notato la scena ed è intervenuto a chiedere spiegazioni di quel comportamento. Per tutta risposta l’esagitato lo ha dapprima insultato e poi aggredito a calci e pugni. Immediato l’intervento dell’agente che, dopo essersi qualificato, ha dovuto subire le ire dell'energumeno che nel frattempo si era armato di una spranga trovata nei paraggi: ne avrà per una decina di giorni, stando al responso dei sanitari del pronto soccorso che lo hanno visitato poco dopo.
La scena ha richiamato l’attenzione dei vicini che hanno allertato il 113. In pochi minuti la volante ha raggiunto Ponte Bari riuscendo alla fine ad arrestare l’uomo. E proprio in questi minuti sta per cominciare il processo per direttissima. L’uomo non è solo imputato di resistenza a pubblico ufficiale ma anche di furto: nel corso delle indagini, infatti, gli inquirenti hanno rinvenuto due tavolini in marmo che l'uomo avrebbe trafugato nottetempo al Bar Catarinelli.
Francesco V. salì alla ribaltà delle cronache poco più di un anno fa, il 5 agosto per la precisione, quando aggredì l’agente della Polizia Municipale di Spoleto Fabio Rapastella. Una vicenda che fece molto clamore, anche nei palazzi della politica, dal momento che il giudice, su richiesta del pubblico ministero, non convalidò l’arresto compiuto dagli agenti: il convincimento dell’accusa, in quella occasione, fu che il reato imputabile al 54enne non era di resistenza a pubblico ufficiale (per il quale è prevista la carcerazione) ma di lesioni personali e ingiurie. Francesco V. fu quindi immediatamente rimesso in libertà (appena uscito dal carcere presentò addirittura una denuncia contro l’agente della Municipale). Ieri però la storia si è ripetuta.
(S.Ci.)
Più tardi l'aggiornamento sull'esito del processo in corso.
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