Legambiente Spoleto interviene presentando le osservazioni al piano di recupero dell'area degli orti medievale di Monterone.
“Nell'ultimo consiglio comunale della passata legislazione con un colpo di coda viene approvato l'ennesimo un piano di recupero che rischia di stravolgere un'altro dei luoghi più caratteristici della città di Spoleto. Siamo nell'area degli orti medievali a ridosso di Monterone, compresa tra Via interna delle Mura e via delle Felici, tra il monastero di Sant'Angelo e i resti della Chiesa di san Mauro. Un'area sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico. E questa volta si prevede di recuperare i volumi di annessi agricoli, porcilaie, pollai, baracche in lamiera – ahinoi condonate! – e trasformarli in un nuovo edificio interrato delle dimensioni di 40 m x 17 m da destinare a parcheggio per n. 20 posti auto.
Ma non è finita qui, perchè è prevista anche la realizzazione di corsie di manovra, di scale di accesso e da una strada di accesso, opere che con gli sbancamenti necessari stravolgerà in maniera irreversibile lo stato dei luoghi.Il piano poi prevede la realizzazione di un'abitazione mediante il cambio di destinazione d'uso di un garage interrato a suo tempo autorizzato e per il quale era stato chiesto il condono edilizio.
“Le vicende passate – dichiara Simonetta Bandini presidente di Legambiente Spoleto – non hanno insegnato nulla ai nostri amministratori e ai consiglieri comunali sia di maggioranza che dell'opposizione che l'hanno approvata! Il rischio è che anche quest'area venga irreversibilmente stravolta.”
“Ci siamo accorti, anche dietro alla segnalazione di alcuni cittadini, dell'esistenza di tale progetto – conclude la Bandini – e ci siamo affrettati a presentare le osservazioni secondo quanto previsto dalla legge, chiedendo la non approvazione del piano di recupero per evitare ulteriori e irreversibili trasformazioni improprie e gravemente impattanti del tessuto storico della città, chiedendo invece che il Comune si faccia promotore di un vero piano di recupero che ripristini il valore identitario e storico degli antichi orti della città. Ci auspichiamo che la nuova Amministrazione e tutte le forze politiche ,si oppongano, con decisione e nei fatti, al continuo ed un indiscriminato “consumo”del nostro territorio.”