Le opposizioni "Tra le 70 pagine del documento sull'analisi di coerenza, particolare preoccupazione desta la progettazione di un nuovo impianto a biomassa"
“Donatella Tesei e la Lega candidano Terni a diventare ufficialmente la discarica dei fanghi reflui dell’Umbria”: è quanto dichiarato, in una nota congiunta, dai gruppi consigliari del Movimento Cinque Stelle, Pd e Senso Civico, che contestano le scelte della Regione in materia di rifiuti.
L’impianto di digestione anaerobica di trattamento fanghi, con conseguente stabilizzazione e sfruttamento energetico “ribattezzato da alcuni caccavalorizzatore – precisa la nota – è stato inserito dalla Regione Umbria tra le proposte di finanziamento ai bandi relativi al PNRR e tuttora aperti presso il ministero per la Transizione Ecologica in scadenza il prossimo 14 febbraio”.
8,5 milioni per impianto essiccazione dei fanghi reflui
“Ecco il piano di ripresa che la giunta Tesei – proseguono i gruppi di minoranza – riserva alla città di Terni. Mentre Perugia incassa centinaia e centinaia di milioni di euro per valorizzazione urbanistica, nuovo sistema integrato di trasporti e molto altro ancora su Terni la Regione vuole spendere 8,5 milioni di euro del Pnrr per l’impianto di essiccazione dei fanghi reflui”.
Nuovo impianto a biomassa per produzione energia
“Non solo, tra le 70 pagine del documento sull’analisi di coerenza, particolare preoccupazione desta la progettazione di un nuovo impianto a biomassa con produzione di energia elettrica in località Maratta collegato al revamping di un impianto esistente per il trattamento a recupero dello spazzamento stradale per un valore complessivo di 5,4 milioni.
Rifiuti, la Regione “Nessun inceneritore, fanghi non saranno bruciati”
Una questione su cui occorrerà fare massima chiarezza – seguitano le opposizioni – onde evitare l’ennesimo impianto impattante dal punto di vista delle emissioni, in una zona in cui le centraline Arpa hanno già certificato essere la più inquinata dell’Umbria. Senza considerare l’impatto a livello visivo in una zona che andrebbe a lambire la pista ciclabile. Progetti che nulla hanno di innovativo e che la giunta regionale ha tirato fuori dai cassetti impolverati”.
“Autoritarismo e accentramento”
“Un documento che arriva con estremo ritardo, a ridosso della scadenza dei bandi che come al solito non permette alcun tipo di partecipazione e coinvolgimento. Autoritarismo e accentramento del potere decisionale sono oramai il tratto distintivo della giunta Tesei – conclude la nota – e i ternani si troveranno ancora una volta a dover subire scelte del tutto discutibili sul loro futuro senza la minima possibilità di proferire parola” .