I malviventi hanno trafugato pisside e aspersorio dalla sacrestia della chiesa di Lerchi, la Polizia li ha riconsegnati entrambi a Don Giorgio dopo il ritrovamento di un cittadino lungo lo Scatorbia | Si indaga per risalire agli autori del furto
Avevano approfittato dell’assenza di parroco e fedeli rubando in sacrestia la pisside e l’aspersorio del sacerdote.
E’ successo domenica scorsa, nella chiesa di San Lorenzo a Lerchi (Città di Castello) ma oggi (13 gennaio), dopo appena 4 giorni, gli agenti di Polizia del Commissariato tifernate hanno già riconsegnato a Don Giorgio entrambi gli oggetti sacri trafugati dai malviventi.
Gli intrusi “sacrileghi”, assicuratisi che non ci fosse nessuno nei paraggi, avevano forzato, con un attrezzo metallico, la porta in legno che separa la chiesa dalla sacrestia, penetrando all’interno e portando via gli appariscenti suppellettili liturgici, manufatti antichi in metallo e finemente lavorati.
I ladri, però, li avrebbero in seguito abbandonati lungo le sponde del vicino torrente Scatorbia. Di fondamentale importanza per il recupero di entrambi gli oggetti è stata la segnalazione di un cittadino che stava passeggiando in zona, e che ha subito deciso di allertare il 113.
Gli agenti, giunti sul posto, hanno rinvenuto sulla scarpata del corso d’acqua la pisside e l’aspersorio, immediatamente riconsegnate a Don Giorgio, che ha voluto ringraziare i poliziotti per il recupero. Sono ancora in corso le indagini per risalire agli autori del furto.