E' stata avviata questa mattina a Perugia, nella Sala Giunta di palazzo Donini, la fase attuativa degli accordi inerenti la costituzione delle Aziende ospedaliero-universitarie di Perugia e Terni, previsti dal Protocollo generale d’intesa firmato nel maggio scorso tra Regione e Università degli Studi di Perugia.
Alla riunione hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini; il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi; il Prorettore, Francesco Figorilli; il delegato del rettore per la sanità, Franco Baldelli; i sindaci di Perugia e Terni, Wladimiro Boccali e Leopoldo Di Girolamo; i direttori generali delle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, Walter Orlandi e Andrea Casciari; il direttore regionale alla Salute, Emilio Duca.
Con gli “accordi attuativi” si avvia dunque quella fase nuova e di radicali cambiamenti sia del modello organizzativo e gestionale del sistema sanitario regionale, sia dei rapporti tra Regione ed Università degli Studi.
“Ciò che intendiamo realizzare – ha affermato la presidente Marini – anche in coerenza con la riforma della sanità in Umbria varata dal Consiglio regionale, è un modello innovativo ed originale del sistema sanitario, che dovrà essere sempre più integrato e sinergico, che metta in rete i due poli sanitari di eccellenza, quelli di Perugia e Terni, con il resto della rete sanitaria ospedaliera e del territorio. Ciò consentirà di dare all’offerta sanitaria umbra, già oggi riconosciuta di qualità a livello nazionale, una maggiore qualificazione ed al tempo stesso effettuare il necessario contenimento della spesa, essendo le risorse statali per la sanità oggetto di drastiche diminuzioni da alcuni anni”.
Per la presidente Marini, un ruolo altrettanto innovativo e di maggiore importanza dovranno rivestirlo “le fondamentali attività di ricerca scientifica, a partire da quella dei centri per la ricerca che entrano a pieno titolo nell’ambito della nuova Convenzione. Così come saranno valorizzate le professionalità mediche, sia ospedaliere sia universitarie e si punta, inoltre, al potenziamento dell’attività formativa di tutto il personale sanitario”.
Per parte sua, il Rettore Moriconi ha ribadito “l’impegno ad operare in piena sinergia tra Università e Sistema sanitario regionale, per far sì che anche attraverso l’assistenza sanitaria si possa ulteriormente valorizzare il ruolo dell’Ateneo, soprattutto negli ambiti della ricerca, innovazione e formazione degli operatori sanitari”.
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