Luca Biribanti
Ieri le catene davanti ai cancelli dell'Ast, oggi il presidio davanti alla Prefettura; così 24 operai hanno rivendicato il loro diritto al lavoro, . Dopo il passaggio dalla “Rigato” alla “Iosa”, i lavoratori sono rimasti senza impiego, visto che il 23 dicembre 2013 è stato impedito loro di entrare nei capannoni dell'Ast dove la società aveva l'appalto per le pulizie dei locali. Quello che operai e sindacati rivendicano è il rispetto dell'art. 4 del CCNL delle “Multiservizi” che prevede l'assunzione di tutti i lavoratori precedentemente impiegati nella vecchia gestione.
Questa mattina è stato convocato un tavolo in Prefettura con istituzioni, sindacati e rappresentanti delle 2 società “Rigato” e “Iosa”. “Questo incontro è fondamentale non solo per i dipendenti della “Rigato”, ma per tutti i lavoratori che hanno un impiego in società che lavorano in appalto – spiega Matteo Lattanzi, delegato sindacale – visto l'art.4 del CCNL prevede il mantenimento dei livelli occupazionali anche in concomitanza con un cambio dell'appalto”.
Intanto i lavoratori erano impegnati in un volantinaggio per sensibilizzare i cittadini su una problematica che potrebbe creare un precedente 'pericoloso', leggiamo il contenuto della nota: “I 24 lavoratori che nel sito Ast si occupano della pulizia della linea a caldo (Fea, Fea4, Daneco, Aod etc.) dopo 27 anni di servizio sono stati sbattuti fuori, nel peggiore dei modi, in concomitanza con il cambio di appalto che ha portato all'uscita di scena della “Rigato” e all'ingresso in dell'azienda “Iosa”. Nonostante l'articolo 4 del CCNL – continua la nota – preveda il passaggio di tutti i lavoratori alla nuova azienda, il giorno 23 dicembre a 13 di loro è stato impedito inspiegabilmente l'ingresso all'Ast. I lavoratori tutti – concludono i sindacati – della “Rigato” sono in lotta per difendere il loro posto di lavoro. Cgil, Cisl e Uil chiedono e pretendono il rispetto del contratto collettivo di lavoro. La mancata osservanza dell'articolo 4 significa assenza di certezza per i lavoratori di tutti gli appalti”.
Al tavolo istituzionale, a quanto può anticipare Tuttoggi.info, sembrerebbe, il condizionale è d'obbligo in una situazione così delicata, che le istituzioni abbiano manifestato grande senso di responsabilità e comprensione nei confronti dei lavoratori licenziati. Domani mattina è previsto un ulteriore incontro che dovrebbe sbloccare definitivamente lo stato attuale delle cose.
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Lavoro, operai in presidio davanti a Prefettura di Terni / Prima catene poi vertice istituzionale
Gio, 09/01/2014 - 20:30