“All’indomani del via libera da parte di Invitalia, l’agenzia governativa che doveva erogare il contributo necessario alla costruzione del grande parco a tema che si chiamerà Leolandia Umbria, assistiamo ad una corsa frenetica per intestarsi i meriti della vicenda”.
Sulla questione intervengono i deputati della Lega, Barbara Saltamartini, Virginio Caparvi e Riccardo Augusto Marchetti.
“Intanto il merito maggiore va attribuito agli imprenditori che hanno creduto in un investimento così importante in una fase economica particolarmente critica ed incerta – proseguono – purtroppo questa disponibilità non era bastata e nei giorni susseguenti l’insediamento del governo giallo verde, un paio di anni fa, il progetto era finito in un cassetto chiuso a chiave anche sulla spinta del l’atteggiamento antidecisionista del Movimento 5 Stelle.
E in quella fase fu proprio un intervento della Lega con i suoi rappresentanti locali che andò a far visita al viceministro dell’Industria Dario Galli il quale letteralmente aprì il cassetto e rimise tutto in pista. Ci fu poi un ulteriore stallo con l’avvicendarsi del governo Conte 2 – concludono Saltamartini, Caparvi e Marchetti – c’è voluta anche in questa occasione un’ulteriore spinta decisiva della Lega che attraverso un’interrogazione parlamentare da noi stessi presentata, ha riproposto la vicenda a livello nazionale dando finalmente la spallata decisiva alla positiva conclusione che tutti noi conosciamo. Quindi nessuna medaglia esclusiva, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare”.