Si dicono “preoccupati” i consiglieri comunali di Pd, Foligno 20/30 e Patto per Foligno relativamente alla questione Tari. “Il nuovo schema aggraverà la situazione economica dei nuclei familiari con reddito Isee compreso fra 0 ed 5000 euro annui. Infatti ben 700 famiglie, che prima beneficiavano dell’esenzione totale, ora si ritroveranno a pagare un importo compreso tra il 30% ed il 60% della Tari al Comune”. Secondo l’opposizione, si tratta di un provvedimento che dimostra una natura esclusivamente populistica sia perché aggrava la situazione di difficoltà in cui si trovano i nuclei familiari, che prima beneficiavano dell’esenzione, sia perché le risorse stanziate sono largamente insufficienti rispetto alla platea dei potenziali aventi diritto. E’ opportuno che i cittadini siano coscienti che la delibera prevede espressamente che le agevolazioni verranno concesse fino alla concorrenza dello stanziamento previsto in bilancio con l’ultimo assestamento generale, pari ad 150.000 euro”. I beneficiati, in pratica, passano da 962 a 1700.
“Lotta contro i poveri”
Per l’opposizione “la giunta di Foligno abbia assunto tale decisione senza un preventivo confronto con le organizzazioni sindacali e le parti sociali, nonostante gli impegni che il sindaco Zuccarini si era preso nei mesi scorsi con le principali sigle sindacali dei pensionati. La giunta Zuccarini dimostra inoltre di lottare contro i poveri anziché contro le povertà, completamente in barba al proprio slogan “nessuno resta indietro”, ripetuto per tutta la campagna elettorale. Dopo il caso del Daspo urbano, oggi assistiamo all’adozione di un atto populista che preferisce illudere e creare aspettative nei cittadini potenzialmente interessati, piuttosto che contribuire pragmaticamente ad alleviare i problemi economici delle famiglie folignati. In Consiglio comunale abbiamo già sottolineato e denunciato l’ingiustizia e l’inadeguatezza di questa scelta e terremo sotto controllo le ripercussioni che avrà in tutte quelle famiglie, che si troveranno inaspettatamente a pagare la Tari. Proprio una bella sorpresa natalizia dalla giunta Zuccarini”.
Polemica social
Lo scontro è presto divampato sui social, con la bacheca della pagina Facebook di Zuccarini diventata ben presto un’arena per lo scontro. “Nessuna guerra ai poveri”, ha gridato per primo il sindaco Zuccarini. Cannonate ad altezza uomo con l’ex consigliere comunale Vincenzo Falasca. “Per spiegare in maniera semplice – dice – nel 2018 con un ISEE di 2500€ non si pagava la TARI giusto? Nel 2019 con un ISEE di 2500€ si pagherà il 30% di TARI giusto? E lo comunichiamo a queste persone a 2 giorni dalla scadenza del pagamento della TARI giusto? L’effetto di questa decisione si applica all’anno in corso, praticamente finito giusto? Non sarà “retroattivo” il termine giuridico esatto ma per le ricadute del provvedimento sì”. “Ciao Vincenzo – risponde Zuccarini – la esenzione/agevolazione è un diritto? Il rosso sindaco di Trevi la concede o li i poveri pagano tutto? Uomo senza cuore Sperandio? Questa nuova amministrazione ha deciso di rimodulare le fasce lasciando ben il 70% di agevolazione ma ampliando la fascia di beneficiari fino ad isee 10.000. Perche non si parla dei 1.000 e passa nuovi nuclei familiari che grazie a noi avranno agevolazioni? Consideri un isee a 10.000 un ricco? Ritenevamo più equa questa ripartizione e la varieremo ancora quando avremo i database delle richieste delle nuove fasce idee ammesse. Personalmente intanto ti ringrazio per la pacatezza dei modi che almeno tu mostri avere , rispetto a qualche maleducato del tuo schieramento. A presto