Le organizzazioni sindacali CGIL FP UMBRIA, CISL FP UMBRIA, UIL FPL UMBRIA e la RSU della Provincia di Perugia non si sono presentate all’incontro odierno con la delegazione di parte pubblica dell’Ente, in quanto, a fronte della richiesta di incontro urgente sulle proposte sindacali già espresse in occasione dell’ultima tavolo di trattativa, l’Amministrazione ha inviato in data 16 novembre 2017 a tutti i Dirigenti una nota contenete la comunicazione che il Presidente ha dato mandato al Servizio Risorse Umane di predisporre tutti gli atti necessari all’effettuazione delle nuove selezioni per l’attribuzione degli incarichi di Responsabile di Posizione Organizzativa e di titolare di Alta Professionalità.
Di fronte a questa evidente violazione delle relazioni sindacali, gli scriventi non possono che ribadire le loro richieste all’Amministrazione Provinciale ed in particolare:
· Nessuna decurtazione del salario accessorio dei dipendenti a causa di decisioni amministrative sbagliate la cui responsabilità dirigenziale non deve ricadere sui dipendenti dell’ente (ricorso dipendenti ex ANAS);
· Disponibilità ad avviare un processo di attivazione delle procedure per le progressioni orizzontali, così come già si sta facendo in tante amministrazioni locali e regionali dove si sta procedendo ad intese per valorizzare il personale e potenziare i servizi;
· Disponibilità ad avviare un processo di attivazione delle procedure per le progressioni verticali;
· Maggior senso di responsabilità nei confronti del personale dei centri per l’impiego, poichè in una situazione di “sbando” totale, in assenza di un tavolo della Governance di cui gli stessi rappresentanti dell’Ente Provincia ne fanno parte, gli stessi non stanno provvedendo ad alcun sollecito per una soluzione definitiva a tale “impasse”;
· Confronto reale e trasparente sull’ipotesi di riorganizzazione preannunciata dall’Amministrazione;
· Simulazione sull’impatto generato da tali tematiche sul fondo del salario accessorio.
Le OO.SS. unitamente alla RSU, coerenti con la battaglia contro la legge di riordino DEL RIO n. 56 del 2014, per la difesa dei servizi pubblici ai cittadini, contro ulteriori tagli, per una riorganizzazione vera, trasparente, compiuta e articolata, richiedono un incontro urgente con il Presidente dell’Ente, e metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per tutelare le lavoratrici e i lavoratori e potenziare e riqualificare i servizi, comprese azioni di mobilitazione.