Condanna unanime contro le esche avvelenate ma “no” al premio per chi denuncia i responsabili: il Consiglio comunale di Città di Castello ha ribadito la posizione di forte critica verso il fenomeno dell’avvelenamento degli animali domestici, sollecitato da una mozione di Cesare Sassolini, nella quale il capogruppo di Forza Italia offriva in prima persona “un premio di 100 euro a chiunque fornisca indicazioni che permettano di individuare le persone che stanno spargendo esche avvelenate per la città”.
Il documento, ha spiegato il proponente, nasce dai molti episodi verificatisi in Alta Valle del Tevere e soprattutto nel Tifernate, lungo il percorso verde del Tevere, in popolosi quartieri cittadini (San Pio, Prato), dove di recente sono stati affissi altri cartelli di pericolo, e nelle principali frazioni (Lerchi, Piosina).
“Una cifra irrisoria che mi impegno a versare in prima persona come stimolo per l’Amministrazione comunale ad aggiungere altro denaro per combattere questo grave reato che mette a rischio la vita di cani e gatti, ma che può nuocere anche alla salute dei nostri bambini” ha detto Sassolini, che ha lanciato una sfida “più morale che economica, per dare un volto ed un nome a queste persone che dovranno rispondere del loro insano gesto, dinnanzi alla giustizia”.
Per l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, che ha ribadito come in Italia la normativa in materia sia già severissima, “non bisogna mettere taglie ma incentivare comportamenti corretti attraverso sensibilizzazioni collettive come un convegno o una campagna di informazione con Enpa e Asl.
Prima della votazione Sassolini ha anticipato il deposito nella Segreteria comunale di 100 euro: “Il cittadino che segnalerà il caso, sarà premiato. Nessuno è stato mai punito, bisogna dare un segnale forte. Non c’è niente di male se un cittadino vuole dare una ricompensa ad un altro cittadino che aiuta a debellare un reato gravissimo. Modifico l’ordine del giorno impegnando l’Amministrazione solo relativamente ai miei 100 euro”. Votazione finale: contro gli 11 voti della maggioranza (Pd e Psi); a favore il proponente, Lega Nord e M5S; astenuti Gruppo Misto la Sinistra, Castello Cambia e Tiferno Insieme.
